“Plastica-Mente” di Francesco Picciau al Lazzaretto di Cagliari

di Paolo Piu

Lunga vita all’ecologia e all’arte del riciclo!

la mostra intitolata “Plastica-Mente” opera dell’artista Francesco Picciau, inaugurata il 4 novembre scorso al Lazzaretto di Cagliari alla presenza della dott.ssa Corona, della dott.ssa Andreozzi, assessora all’istruzione e dall’assessora alla cultura dott.ssa Maria Francesca Chiappe, sarà visitabile fino al 7 dicembre.

All’inaugurazione erano presenti 40 studenti e studentesse di un liceo scientifico del capoluogo ed è auspicabile che anche altri istituti superiori partecipino alla presentazione artistica, che in maniera diretta e schietta sensibilizza il pubblico, soprattutto quello più giovane, al tema attuale e sempre più pressante dell’inquinamento.

Lo scopo della mostra è quello di sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni alla conservazione dell’ambiente, secondo quanto spiegato dallo stesso artista presente all’inaugurazione. Le 40 opere dell’esposizione raccontano in maniera emotiva e simbolica la storia e lo sviluppo della plastica, dai suoi impieghi utili e positivi, quando fu creata nel secolo scorso, fino all’aspetto contemporaneo che vede una quantità enorme della stessa inquinare i fiumi, i mari e gli oceani, portando spesso la distruzione della fauna marina, la quale, cibandosi  involontariamente di essa, si trova ad affrontare una morte per soffocamento. Purtroppo il danno non si ferma ad essa, ma si estende anche agli uomini, che pescando e consumando questi esseri viventi marini, ne assumono indirettamente anche le fibre di microplastica, che sopravvivono nel mare per più di cento anni prima di venire riassorbite, arrecando seri danni all’organismo. 

La mostra è articolata in un percorso che ha inizio con la raffigurazione colorata della pioggia raccolta da un ombrello capovolto, che simboleggia come ogni goccia d’acqua sia preziosa per la vita e l’ecosistema del nostro pianeta. Non a caso essa è rappresentata da diverse sfumature del colore verde, simbolo della speranza che non muore mai, come ha spiegato lo stesso autore.

Attraverso la sua realizzazione artistica Picciau ha voluto sottolineare il ruolo che anche l’Italia assume nella sovrapproduzione della plastica e dei suoi effetti estremamente dannosi sull’ambiente.

Tutte le opere sono state realizzate con plastica riciclata da vari oggetti di uso quotidiano, mostrando come, oltre a limitarne gli effetti negativi nell’ambiente circostante, da essa si possibile ricavare arte nelle forme più diversificate, che grazie all’opera originale realizzata dalla creazione artistica, aggiunge un tassello importante alla sensibilizzazione del problema, coinvolgendo emotivamente i visitatori presenti alla mostra.

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