Al vertice romano bocciata la centrale a carbone Eurallumina

Dopo il vertice svoltosi ieri a Roma soddisfazione della Regione  per la decisione di non usare l’energia del carbone

di Annalisa Pirastu

La centrale a carbone per l’approvvigionamento energetico dell’Eurallumina è stata bocciata nel vertice romano di ieri. Il nuovo progetto prevede, in accordo con l’Enel, il collegamento al vaporodotto attraverso la centrale Deledda di Portoscuso.

Il tavolo tecnico del  Ministero dell’Ambiente insieme ai tecnici dell’assessorato dell’Ambiente della Regione Sardegna con a capo la direttrice generale, Paola Zinzula, e il referente del Piano Sulcis Tore Cherchi, hanno dato parere negativo.

La procedura regionale viene sospesa in attesa del pronunciamento sull’impatto ambientale nazionale. La Rusal a questo punto potrebbe andare avanti nel progetto con la variante ipotizzata o presentare un progetto ex novo.

Soddisfazione da parte dell’ assessorato della Difesa dell’Ambiente con Donatella Spano che in collaborazione con Pigliaru e il Ministero hanno cercato un equilibrio tra le politiche energetiche nazionali e la tutela dell’ambiente e dei posti di lavoro a tutti i livelli.

L’obiettivo migliora, sotto il punto di vista ambientale e industriale, il progetto per il riavvio di Eurallumina, di concerto con le sinergie di Enel e Sider Alloys.

Il progetto della centrale a carbone per l’approvvigionamento energetico della fabbrica è ormai nel dimenticatoio, ma la tutela dei lavoratori che si troveranno in un periodo transitorio, sarà anch’essa sostenuta.

Per giovedì 19 aprile è convocata un’assemblea nello stabilimento per portare a conoscenza dei le decisioni prese al Vertice di Roma.

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