Cagliari: il Consiglio Comunale commemora Luigi Crespellani
Il Consiglio Comunale ha commemorato questo pomeriggio, in apertura di seduta, il 50° anniversario della morte di Luigi Crespellani primo sindaco di Cagliari del dopoguerra
di Alessio Atzeni
“Una figura di spicco della politica italiana – ha sottolineato il sindaco Massimo Zedda – padre dell’autonomia sarda. Un uomo di alta statura morale e di saggia concretezza. Un protagonista della storia politica della città in un periodo di estrema difficoltà, in una Cagliari ferita dalla guerra. A figure come Crespellani il merito di avere saputo preservare la città, di averla tutelata, salvaguardata da interessi e speculazioni. Un merito che ci consente oggi di poter ancora godere delle sue forme originali, delle sue architetture e del suo ambiente”
Il presidente del Consiglio comunale Guido Portoghese ha ripercorso le fasi più significative della vita dell’importante uomo politico.
“Luigi Crespellani – ha ricordato – subentra a Cesare Pintus, democratico mazziniano e azionista, che incaricato dalla Concentrazione antifascista provinciale, su formale nomina prefettizia, aveva guidato il Comune dall’ottobre ‘44. Quello stesso Cesare Pintus che aveva avuto modo di conoscere bene, essendo stato il suo vice nell’amministrazione del CLN durata 18 mesi sino, appunto, alla primavera 1946”.
“La nostra Cagliari in quegli anni – ha proseguito Portoghese – cercava, faticosamente, di risorgere dalle enormi rovine non soltanto materiali, ma anche morali, sociali e istituzionali, con il rientro degli sfollati, le prime rimozioni delle macerie e il ripristino dei servizi di pubblica utilità”.
Un messaggio sentito è pervenuto anche da Pietro Soddu, ex presidente della Regione Sardegna, che non ha potuto presenziare alla cerimonia.
“Luigi Crespellani giurista, umanista, poeta, politico democratico – sottolinea Pietro Soddu tra le altre considerazioni – era figlio di quella parte della Società civile orientata alla solidarietà di matrice cristiana, responsabile e preoccupata della pace sociale, aperta al dialogo, tollerante e sobria nelle sue manifestazioni.
Egli governò con questo spirito insieme al Psd’A., che volle sempre come alleato riconoscendogli i meriti storici e politici e l’apporto di elementi originali utili, se non addirittura necessari, per dare alla politica della neonata Regione il carattere non ambiguo di organo fondamentale della Repubblica, nato per includere la Sardegna con l’autogoverno nella vita della Nazione italiana, attraverso il riconoscimento e la valorizzazione dei suoi specifici, originali e insopprimibili caratteri di Nazione sarda.
Questo fece da Sindaco, da presidente della Regione, da senatore. Questo è il lascito che ci è pervenuto e che, se ben usato, ci aiuterà a uscire dal tunnel della crisi nella quale oggi tutti ci troviamo”.
Tra gli intervenuti anche Umberto Allegretti già docente di Diritto Pubblico alle Università di Cagliari e Firenze e la figlia Teresa Crespellani, che ha tratteggiato un ritratto del grande uomo politico mettendo in rilievo anche le sue grandi doti di umanità.
“Come figlie – ha detto Teresa Crespellani in conclusione del suo intervento – possiamo testimoniare che nostro padre non scelse la Politica come carriera e che, quando, dopo la caduta del fascismo, gli fu richiesto di dare una mano alla ricostruzione della città, accettò solo e soltanto per amore della sua città martoriata dalla guerra e dell’Italia, e perché questo si poteva svolgere in un quadro rinnovato di democrazia e libertà del nostro Paese”.
L’iniziativa rientra tra quelle previste dalla Presidenza del Consiglio Comunale per ricordare le personalità più significative della Città di Cagliari.