Cagliari: occupazione suolo pubblico di venditori ambulanti nel sagrato della  cattedrale

Raffaele Onnis e Giorgio Angius,  consiglieri comunali dei Riformatori, lanciano  un grido di allarme sull’ occupazione del suolo pubblico da parte di  venditori ambulanti nel sagrato della  cattedrale e presentanoe un’interrogazione.”

 redazione

I consiglieri comunali dei Riformatori, Raffaele Onnis e Giorgio Angius chiedono al Sindaco in un interrogazione  se gli ambulanti che vendono davanti alla cattedrale  abbiano  licenza commerciale e siano  stati debitamente autorizzati all’occupazione del suolo pubblico.

Ecco il loro comunicato:

“Cagliari: Piazzale della cattedrale invaso da venditori ambulanti Chi è il commerciante Cagliaritano che non vorrebbe esporre la propria merce nel luogo dove transitano almeno una volta la stragrande maggior parte dei turisti che visitano la nostra città, il sagrato della nostra cattedrale?

Chiunque sarebbe entusiasta di avere quest’opportunità. Ebbene può sembrare assurdo, ma c’è qualcuno che gode di questo privilegio, infatti nel piazzale del vecchio Municipio di Cagliari, ai piedi delle scale della Cattedrale, stazionano quotidianamente da indefiniti mesi, dei venditori di oggettistica varia.

Per giunta, questi posizionano la loro merce in modo da impedire il transito dei pedoni che per visitare la Basilica devono necessariamente attraversare il sagrato. Il fenomeno dell’occupazione del suolo pubblico e del commercio abusivo in città è dilagante e fuori controllo.

Le vie del centro sono sotto assedio e le azioni di contrasto sono sporadiche e insufficienti. Tutto questo avviene in barba ai commercianti regolari sottoposti alla lente d’ingrandimento amministrativa e alla  macchina burocratica che talvolta rende impossibile qualsiasi loro iniziativa imprenditoriale

Non è tollerabile che questo avvenga nell’indifferenza generale.

Per questo motivo ho denunciato la situazione, chiedendo al Sindaco che venga ripristinata al più presto la legalità, il giusto decoro e consentito il godimento della sacralità storica che tale luogo riveste nella nostra città e nella sensibilità di tutti i Cagliaritani”.

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