Conferenza sulla Laguna di Santa Gilla : operatori a confronto
a cura della redazione
La Laguna di Santa Gilla è uno dei compendi lagunari più importante a livello internazionale. Ora che la Città metropolitana di Cagliari è diventata Autorità di gestione si rende necessario realizzare una serie di interventi per la sua valorizzazione. Grazie al Progetto Spazio Gilia finanziato dalla Fondazione di Sardegna prendono corso significativa proposte che giungono dalla società civile. Sono stati inviati i Sindaci dei Comuni di Assemini, Cagliari, Capoterra e Elmas. Interverranno all’incontro anche degli operatori dell’isola di Malta e di Cipro per illustrare le buone prassi da essi sviluppate nei rispettivi territori. Se ne parlerà lunedi 29 settembre dalle ore 10 presso la Sede della Fondazione di Sardegna a Cagliari in Via San Salvatore da Horta 2

A distanza di oltre sei mesi di attività gli operatori faranno il punto sulla situazione del progetto socio culturale e turistico “Spazio Gilia”; progetto voluto fortemente dalla Associazione Amici di Sardegna di Cagliari, che ha permesso di realizzare una serie di iniziative pubbliche volte alla conoscenza del compendio lagunare di Santa Gilla e favorire la “padronanza territoriale” di tutte le comunità coinvolte
L’occasione permetterà di portare all’attenzione della pubblica opinione le proposte che vengono dalla popolazione dei territori coinvolti che saranno illustrate nel corso della presentazione.
In particolare si segnala la necessità di perfezionare il grande lavoro svolto in questi anni dal “Contratto di Laguna” che attualmente si trova in fase di stallo.

Infatti grazie a questo lavoro per la prima volte tutti gli attori (pubblici e privati, Università e associazioni della società civile) che hanno interesse e titolo sul compendio lagunare si sono confrontati e hanno elaborato una serie di proposte.
Dopo alcuni incontri realizzati nei 4 Comuni l’associazione, grazie a una serie di visite guidate, ha permesso a centinaia di residenti e turisti di conoscere le molteplici e suggestive caratteriste della laguna. Nel corso delle attività sono state evidenziate la genesi e le caratteristiche naturalistiche e storiche della Laguna che un tempo veniva chiamata “Gilia” e che, nella sue rive ospitava la leggendarie città lagunare di Santa Igia (che attende ancora di essere valorizzata) e che, secoli prima, vide nascere i primi insediamenti umani (in era neolitica) e successivamente la prima città di Cagliari .
Inoltre attraverso la letteratura dei viaggiatori e studiosi dell’800 sono stati fatti conoscere aspetti inediti e fortemente suggestivi che hanno generato nella opinione pubblica grande interesse, grazie ai quali . sono stati scoperti e riscoperti alcuni possibili usi delle piante, dei parassiti e delle specie arboree per svariati utilizzi e le tradizioni fortemente legate al compendio lagunare, che un tempo si estendeva in una superficie molto più vasta di ciò che appare oggi ai nostri occhi. Non si dimentichi che per secoli la laguna ha sostenuto centinaia di famiglie residenti dei rispettivi Comuni.

Nel corso delle visite guidate si sono riscontrate una serie di criticità legate alla presenza di inquinamento e al preoccupante fenomeno di eutrofizzazione delle acque lagunari, particolarmente accentuato nella laguna di Capoterra, dove da anni si richiede la riapertura dello sbocco a mare del canale di Maramura in prossimità del “Ponte nuovo”. Tale ponte è facilmente individuabile passando sulla S.S. n. 195 Sulcitana dove all’altezza del Km 9.500 da Cagliari direzione Pula si ha modo di vedere questo sbocco a mare insabbiato che impedisce l’ossigenazione dell’acqua proveniente dalla laguna.
Si spera che quanto prima la Città metropolitana dia inizio a questi importanti e vitali lavori per la salvaguardia dell’ecosistema lagunare