La giunta Pigliaru  nomina  Tiziana Putzolu “Consigliera regionale di parità”  effettiva

Le lavoratrici o i lavoratori possono rivolgersi alla Consigliera di Parità tutte le volte che ritengono di aver subito una discriminazione nell’accesso al lavoro, nello sviluppo professionale e di carriera e nelle condizioni di lavoro in ragione del genere

redazione

Su proposta dell’assessora del Lavoro Virginia Mura, nella sua ultima riunione la Giunta regionale ha designato la dottoressa Tiziana Putzolu quale Consigliera regionale di parità effettiva e la dottoressa Diletta Mureddu quale supplente. La designazione della Giunta verrà inviata ora al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, per la formalizzazione mediante decreto del Ministro Poletti, così come previsto dalla normativa vigente.

PROFILI – Tiziana Putzolu, laureata in Scienze Politiche, è un’esperta di diritto del lavoro e di statistica che ha svolto, negli anni, attività di studio e ricerca presso l’Università di Cagliari. È stata, dal 2010 al 2015, Consiglera di Parità della provincia del Medio Campidano. Diletta Mureddu, psicologa, è stata responsabile negli ultimi anni del Centro Donna della Cgil sarda.

COMPITI – Le lavoratrici o i lavoratori possono rivolgersi alla Consigliera di Parità tutte le volte che ritengono di aver subito una discriminazione nell’accesso al lavoro, nello sviluppo professionale e di carriera e nelle condizioni di lavoro in ragione del genere. La Consigliera può agire anche se la discriminazione è contenuta in accordi aziendali, in procedure di concorso o comportamenti che penalizzano le lavoratrici o i lavoratori a causa dell’appartenenza ad un genere. La Consigliera – inoltre – interviene con l’obiettivo primo di ricomporre col consenso delle parti le controversie, e può rivolgersi al giudice del lavoro, anche in via d’urgenza, a tutela dei lavoratori o lavoratrici oggetto di discriminazione.

Nell’azione di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno subito una discriminazione, la Consigliera può avvalersi del supporto degli avvocati iscritti nell’elenco istituito presso il proprio Ufficio. Anche le aziende – compresi gli enti pubblici – possono rivolgersi alla Consigliera per ottenere consulenze o per accedere ai finanziamenti per attivare progetti di azioni positive previste dalla normativa nazionale e regionale, realizzare codici di condotta anti molestie e anti mobbing o sottoscrivere la Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro. Le organizzazioni sindacali e datoriali – infine – possono rivolgersi alla Consigliera di Parità se intendono attivare progetti di azioni positive, scambiare buone prassi o segnalare discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro.

 

 

 

 

 

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