Regione: 4,5 milioni per il patrimonio boschivo, 400 mila per la  fauna selvatica ferita

La somma (4,5 milioni) andrà  ai  Comuni che hanno subito una diminuzione degli occupati nel settore della forestazione tenendo  conto del numero di disoccupati.  Per la fauna selvatica confermati gli stanziamenti dello scorso anno per  assicurare interventi capillari di soccorso, recupero e riabilitazione del patrimonio faunistico

 redazione

Dalla Giunta 4 milioni e 506 mila euro per i Comuni che hanno subìto una diminuzione degli occupati nel settore della forestazione. L’Esecutivo ha oggi deciso, su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, gli stanziamenti da destinare per gli interventi per l’aumento, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio boschivo.

“Queste risorse potranno essere utilizzate – spiega l’assessora Spano – per interventi selvicolturali, rimboschimenti, lavori fitosanitari e lavori di manutenzione della viabilità agro-silvo-pastorale a fondo naturale. Inoltre possono essere usate, nella prevenzione antincendi, per lo sfalcio delle strade comunali a fondo naturale e lavori di sistemazioni idraulico forestale per la cura dei boschi”.

I criteri scelti per l’attribuzione delle somme tengono conto del numero di disoccupati nel settore della forestazione, di virtuosità in termini di avanzamento degli interventi e dell’estensione delle aree del territorio comunale concesse all’Agenzia Forestas. A ogni Comune con i requisiti sarà assegnato un contributo compreso tra un minimo di 34mila euro e un massimo di 90mila. I Comuni interessati devono presentare le domande sulla base della manifestazione di interesse che verrà pubblicata sul sito istituzionale della Regione Sardegna.

Risorse per 400 mila euro per le attività di soccorso, recupero della fauna selvatica ferita o in difficoltà. Lo ha deciso oggi la Giunta su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, che afferma: “Abbiamo confermato gli stanziamenti dello scorso anno perché dobbiamo continuare ad assicurare interventi capillari di soccorso, recupero e riabilitazione del nostro patrimonio faunistico di rilievo, tutelato da norme di rango comunitario e internazionale, con particolare cura per le specie più minacciate da estinzione nel Mediterraneo, come le tartarughe marine”.

Sono destinati alle Province 240mila euro e i restanti 160mila euro vengono ripartiti, in ugual misura, tra i soggetti della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, formata dalle cinque aree marine protette Isola dell’Asinara, Capo Caccia – Isola Piana, Capo Carbonara, Tavolara – Punta Coda Cavallo, Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre, dal Parco nazionale di La Maddalena e dal Comune di Pula.

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