Regione: nasce una  “Unità di Progetto” per coordinare l’accoglienza dei migranti

L’obiettivo è quello di rafforzare l’attuale modello di governance locale fondato sulla costante collaborazione con le Prefetture per la fase dell’accoglienza e con gli amministratori locali 

 di Sergio Atzeni

 La Giunta ha individuato nuove soluzioni organizzative per la gestione dei flussi migratori non programmati. L’obiettivo è quello di rafforzare l’attuale modello di governance locale fondato sulla costante collaborazione con le Prefetture per la fase dell’accoglienza e con gli amministratori locali per agevolare i processi di inserimento sociale dei migranti e per potenziare la rete SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).

 Unità di progetto.  Con una delibera appena approvata viene prevista la costituzione, presso l’assessorato degli Affari Generali, di una Unità di progetto per assicurare il coordinamento delle azioni di ciascuna struttura dell’Amministrazione regionale chiamata a dare il proprio contributo nelle diverse fasi del!’accoglienza. L’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu nel quadro organizzativo che viene delineato, assume il ruolo di referente politico per la gestione dei flussi migratori non programmati.

 Piano per l’accoglienza.  Lo scorso mese di maggio la Giunta ha dato il via libera all’aggiornamento del Piano per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati  per consolidare il sistema di accoglienza di primo e secondo livello e per rispondere in modo sempre più efficace all’arrivo dei migranti, nel rispetto delle norme internazionali, assicurando azioni coordinate e interventi mirati.

Il Piano contempla in tutto 11 linee d’azione per perseguire i diversi obiettivi, divisi per settore, tramite azioni concordate con gli assessorati competenti.

Protocolli con Prefetture e Anci .La Giunta ha inoltre sottoscritto con Prefetture e Anci due protocolli d’intesa per il rafforzamento del sistema dell’accoglienza diffusa e per l’avvio di progetti di volontariato sociale rivolti ai richiedenti asilo ospitati nei Centri di Accoglienza e nella rete Sprar.

 Volontariato sociale. In queste ultime settimane, nel campo del volontariato sociale, sono pervenute diverse proposte da parte di associazioni del terzo settore. Coinvolgono circa 80 migranti dei centri di accoglienza del Comune di Elmas, Lunamatrona, Sanluri, Valledoria, Trinità d’Agultu e Vignola e Sarule. In quest’ultimo comune, lo scorso 15 dicembre, alla presenza dell’assessore Spanu e del prefetto di Nuoro Carola Bellantoni, è stata sottoscritta la convenzione per il concreto avvio dei progetti di volontariato sociale.

 Richiedenti asilo in Sardegna.  E’ in progressivo calo il numero dei migranti ospitati nei Centri di accoglienza straordinaria della Sardegna. Attualmente sono 4998 i richiedenti asilo che vivono nei centri di accoglienza della Sardegna. 277 fanno riferimento alla rete Sprar.

 Cas e  Sprar. In Sardegna sono attivi 147 Cas (Centri di accoglienza straordinaria)  e 12 progetti Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).  I Cas sono così distribuiti:  12 in provincia di Nuoro, 22 in provincia di Sassari, 13 in quella di Oristano e 90 nella provincia di Cagliari.

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