Una inopportuna interrogazione: Cui prodest?
Da anni il volontariato sardo è al centro di forti contrapposizioni e polemiche, molte delle quali create a arte da un “sistema” che più che preoccuparsi di migliorare ciò che si è fatto in questi anni, tende a fare terra bruciata dell’esperienza maturata dall’unico Centro di servizi in Italia gestito da volontari e a favore dei volontari, ovvero il CSV Sardegna Solidale.
Come mai accade tutto questo? A chi giova questa guerra?
Allo scopo di fornire degli utili elementi di valutazione, offriamo ai nostri lettori un comunicato stampa che muove delle specifiche accuse e che, per dovere di informazione, pubblichiamo. Chiaramente coloro che avessero qualcosa da dire in merito sono invitati a segnalarcelo e noi pubblicheremo gli interventi senza manipolazioni, per garantire a tutti la libertà di espressione e il vero pluralismo della informazione che talvolta viene adulterata a favore di “cordate o gruppi di potere” palesi o occulti.
Smentiti i detrattori di legalità
Ricordate la delirante richiesta presentata alla Regione Sardegna dalla presidente di una sedicente ODV che ha partecipato a un bando pubblico pur non avendone i requisiti essenziali e che addirittura ha vinto quel bando? Era il 24 ottobre 2022 e la richiesta mirava alla cancellazione di Sardegna Solidale dal registro delle persone giuridiche.
Due giorni dopo l’ONC doveva deliberare sull’ammissibilità di Sardegna Solidale al Bando 2022 per l’accreditamento di un CSV in Sardegna, dopo la nostra clamorosa esclusione dal primo Bando 2021 (per cui pende il processo al Consiglio di Stato).
La richiesta mirava a insinuare che la documentazione di Sardegna Solidale non era corretta e che, pertanto, non potevamo essere ammessi al Bando 2022 per l’istituzione di un CSV in Sardegna.
Ricordate l’Interrogazione n. 1657/A firmata dai consiglieri regionali GANAU (PD) – COMANDINI (PD) – CORRIAS (PD) – DERIU (PD) – MELONI (PD) – MORICONI (PD) –
PINNA (PD) – PISCEDDA (PD) – CADDEO (Alleanza Europa Verde – Sinistra – Possibile – Art.1) – ORRÙ (Alleanza Europa Verde – Sinistra – Possibile – Art.1) – SATTA Gian Franco (Progressisti) – ZEDDA Massimo (Progressisti)?
Era il 26 ottobre 2022. E lo stesso giorno l’ONC doveva deliberare sull’ammissibilità di Sardegna Solidale al secondo Bando 2022 per l’accreditamento di un CSV in Sardegna: anche in questo caso occorreva insinuare che la documentazione di Sardegna Solidale non era corretta e che, pertanto, non potevamo essere ammessI al Bando per l’istituzione
di un CSV in Sardegna.
Ma l’interrogazione di Ganau e compagni ha permesso di svelare chi sono i referenti politici della sedicente ODV nostra concorrente e quindi i veri nemici politici di Sardegna Solidale: sono usciti definitivamente allo scoperto, scrivendo fandonie e falsità.
Le due iniziative avevano lo stesso scopo ma sono andate male.
Il 27 ottobre 2022 infatti l’ONC ci ha inviato la seguente scarna comunicazione: “Ai sensi dell’art. 5, c. 6 della Procedura di accreditamento ai sensi dell’art. 61 e dell’art. 101, comma 6 terzo periodo, del d.lgs. 3 luglio 2017, n.117 – Codice del terzo settore ambito territoriale: Sardegna, si comunica che il Consiglio di Amministrazione dell’ONC ha deliberato l’ammissibilità della candidatura presentata dall’Associazione Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale ODV. Cordiali saluti. Segreteria Generale Fondazione ONC.”.
Si trattava di una comunicazione molto importante in quanto confermava che tutta la documentazione presentata da CSV Sardegna Solidale ODV era in regola.
Il 24 gennaio 2023 è arrivato l’atto pubblico che risponde agli attacchi sopra descritti. Il Direttore dell’Ufficio regionale del RUNTS determina l’iscrizione “con personalità giuridica”, dell’Ente ASSOCIAZIONE CENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO SARDEGNA SOLIDALE- in breve – CSV SARDEGNA SOLIDALE nella Sezione ODV del RUNTS”.
La determina dichiara che “l’istruttoria finalizzata all’iscrizione nella Sezione ODV del RUNTS svolta dal Responsabile del procedimento si è positivamente conclusa”.
Non è stata rilevata alcuna irregolarità, tutta la documentazione è in regola.
Sono state quindi smentite le deliranti richieste della presidente della sedicente ODV e, ancor di più, è stata smentita l’Interrogazione di Ganau e compagni.
Ma l’opaca vicenda dell’accreditamento del CSV in Sardegna continua.
E’ anomalo (per non dire altro) che la valutazione dei due candidati si sia prolungata dal 01/7/22 AL 28/12/22 (sei mesi!): dopo gli attacchi sferratoi contro di noi a ottobre 2022 i nostri nemici hanno dovuto studiare bene come comportarsi per farci fuori e per far sembrare che tutto fosse in regola per cui, alla fine, hanno scelto di dare un punteggio bassissimo al nostro progetto, addirittura inferiore al minimo dei 70 punti.
Si tratta di un gioco sporco per cui abbiamo presentato all’’ONC la richiesta di accesso agli atti della procedura di accreditamento 2022 e siamo in attesa di poter visionare tutta la pratica.
Siamo anche venuti in possesso di copia della comunicazione sms fatta da un membro dell’OTC Sardegna che, ben una settimana prima della delibera, anticipava l’esito finale della procedura rendendo evidente che tutto era stato pianificato ai nostri danni al di là delle formalità.
In tutta questa vicenda l’immagine dell’ONC, del nostro concorrente e dei suoi referenti politici ne viene fuori pesantemente compromessa.
Sia chiaro che non rinunceremo a far valere le nostre ragioni in tutte le sedi, giurisdizionali e politiche, locali e nazionali, affinchè sia fatta chiarezza su questa vicenda.
La pluriennale esperienza di successo di Sardegna Solidale e l’impegno di migliaia di volontari sardi non possono finire a causa di un intrigo politico-amministrativo.
E, ne siamo certi, non mancheranno le sorprese.
L’Ufficio di Presidenza del CSV Sardegna Solidale ODV
Cagliari, 27 gennaio 2023
Dall’Avv. Carlo Tack riceviamo e volentieri pubblichiamo:
La lettura del post mi ha particolarmente interessato e ho voluto approfondire la questione leggendo l’interrogazione citata.
Devo dire che sono rimasto sbalordito innanzitutto dall’approccio che hanno tenuto i consiglieri firmatari dell’interrogazione. Infatti in una vicenda in cui due Parti (CSV Sardegna Solidale ODV e Centro Servizi Sardegna) si fronteggiano davanti a un Tribunale, un minimo di prudenza dovrebbe imporre un atteggiamento di equilibrio e di approfondimento della questione. Specie se si ricopre un ruolo istituzionale di massimo rilievo qual è il consigliere regionale.
Tutto il contrario di quanto è accaduto. Basta infatti leggere la prima riga dell’interrogazione per rendersi conto che i firmatari hanno in modo del tutto acritico fatte loro le affermazioni di una sola Parte (Centro Servizi Sardegna) quando scrivono: “premesso che da comunicazione ricevuta dal CSS – Centro Servizi Sardegna, risulta che…”.
Peraltro, questa scelta ha portato i consiglieri firmatari a scrivere una serie di inesattezze. Vediamone solo alcune per brevità.
Affermano che Sardegna Solidale non avrebbe i requisiti di legge né per l’iscrizione al Registro delle ODV né per il riconoscimento della personalità giuridica, per poi essere smentiti dalle informazioni fornite nel post in esame da Sardegna Solidale.
Citano soltanto una decisione del TAR Lazio che respinge un ricorso promosso da Sardegna Solidale, come se fosse l’unico atto della vertenza giudiziaria.
Al contrario numerosi sono i giudizi che hanno interessato le due Associazioni; se i consiglieri avessero studiato la questione, avrebbero saputo che in un altro giudizio davanti al TAR Sardegna è emerso che il CSS – Centro Servizi Sardegna non aveva i requisiti di legge per partecipare al precedente bando del 2021 relativo appunto alla procedura (aperta) di accreditamento come CSV di un ente nell’ambito territoriale della Sardegna. Soprattutto avrebbero scoperto che a seguito di queste irregolarità l’ONC ha provveduto in autotutela ad annullare l’accreditamento a loro favore (e da qui l’esigenza di un nuovo bando nel 2022). Provvedimento in autotutela, si badi bene, che non mi risulta sia stato impugnato Centro Servizi Sardegna!!
In definitiva, senza altro aggiungere nel merito, c’è veramente da sperare che chi ricopre ruoli istituzionali così importanti faccia sempre attenzione nell’uso che fa dei penetranti poteri che la legge attribuisce loro.