Artigianato in Sardegna, timidi segnali di miglioramento ma solo per le imprese più grosse

Le imprese artigiane in Sardegna sono attualmente 35.974 il 25,2% sul totale delle imprese attive.  Dal 2008 al  2016 7 mila imprese hanno chiuso

redazione

7° Rapporto congiunturale sulle imprese artigiane in Sardegna.

La congiuntura artigiana nel 2016: timidi segnali di miglioramento – vanno meglio le imprese strutturate, i servizi e la filiera delle attività legate al turismo – costruzioni e trasporti i settori che soffrono di più.

Le imprese artigiane in Sardegna sono attualmente 35.974 e rappresentano oltre un quarto del sistema imprenditoriale isolano, il 25,2% sul totale delle imprese attive.  Il volume d’affari complessivo del settore è stimato intorno ai 5,6 miliardi di euro: circa il 17% del Pil regionale.  Dal 2008 alla fine del 2016 si contano circa 7mila imprese artigiane in meno (quasi il 16%).

Segnali positivi da produzione, ordinativi e fatturato: nelle attese per la prima parte del 2017 quasi il 50% delle imprese di maggiori dimensioni prevede una crescita. Percentuale dimezzata per le imprese più piccole.

Cala il fatturato medio di una impresa artigiana:  155 mila euro contro i 200 mila del 2015. Credito: diminuiscono le imprese artigiane che lamentano un peggioramento delle condizioni complessive del finanziamento bancario: il 10% contro il 15% nel 2015, il 20% nel 2014 e il 31% nel 2012. Ancora deboli gli investimenti significativi, nell’ultimo triennio hanno riguardato il 22% delle imprese, il 25 % sta pianificando di farlo nel breve termine.

Piras e Porcu (Cna): “Economia isolana in piena stagnazione, – occorre recuperare i ritardi e l’esasperante lentezza nell’attuazione della spesa, sui fondi europei, sui bandi per i sistemi produttivi, sulla programmazione territoriale e sulle opere infrastrutturali tutte.  –  Sui contratti di programma, Anas, RFI, Piano per il Sud urgente passare dalla pianificazione finanziaria e progettuale all’apertura dei cantieri: La Giunta apra il confronto con le forze sociali”

 

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