Assumere una posizione

Nei giorni scorsi le tutrici e i tutori volontari della Sardegna hanno preparato un documento che riteniamo assai utile per riflettere su un tema che, per importanza e attualità, merita la massima attenzione. Ecco il comunicato:

“Alcuni giorni fa è apparsa sui social una fotografia: i migranti dell’isola di Lesbo, costretti a fuggire dal campo distrutto da un incendio, hanno trovato come unico ricovero e come alternativa alla strada, il cimitero. Sdraiati sopra le tombe, ammassati tra le lapidi come in un surreale campeggio.L’immagine è diventata subito virale, suscitando sdegno, tristezza, rabbia e una insopportabile sensazione di impotenza.Tra le persone ormai da giorni senza un tetto, un pasto caldo, un posto sicuro vi sono anche migliaia di bambini, in molti casi da soli.Siamo un gruppo di tutrici e tutori volontari di minori stranieri non accompagnati, siamo di ogni parte d’Italia e ci rivolgiamo alla Garante Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, dott.ssa Filomena Albano, affinché si faccia portavoce di questa nostra richiesta nelle sedi più opportune.Ci rivolgiamo con fiducia al presidente del Consiglio on. Giuseppe Conte, al presidente del Parlamento europeo on. David Sassoli, ai ministri degli Esteri on. Luigi Di Maio e degli Interni on. Luciana Lamorgese, affinché si facciano parte diligente per risolvere questa delicata situazione e trovino di concerto una soluzione tempestiva che consenta di mettere al sicuro i minori, affidandoli a famiglie o tutori in altri paesi europei. Noi ci candidiamo per questo.Si dice che l’Italia sia capace di dare il suo meglio nelle situazioni di difficoltà e di riscoprire in queste circostanze umanità e accoglienza. Ricordiamo tutti come l’allora presidente Pertini inviò alcune navi della Marina militare per salvare i “boat people” vietnamiti in fuga dalle persecuzioni. Sono passati 40 anni ma ci troviamo ancora una volta di fronte ad un’emergenza umanitaria analoga.E l’Europa, di cui siamo parte integrante e che ci ha permesso di crescere come in un guscio protetto da guerre e carestie, non vogliamo diventi un muro di respingimenti e paure.Non possiamo e non vogliamo restare indifferenti ma vogliamo dare il nostro contributo.

Le tutrici ed i tutori volontari della Sardegna

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