Cagliari: sono 1.520 le sue strade, 787 intitolate a uomini e solo 61 al gentil sesso
Il resto della toponomastica cittadina usa nomi di città, di venti, di regioni e altro
di Annalisa Pirastu
Cagliari è una città di circa 154.507 abitanti senza contare l’hinterland. Il capoluogo di regione ha in comune con alcune città come Roma, Lisbona, Praga e Istanbul il fatto di essere stata costruita su sette colli calcarei.
Ciascuno di questi colli dà il nome al quartiere su cui sorge: Castello, Tuvumannu con la sua appendice Tuvixeddu, Monte Claro, Monte Urpinu, Colle di Bonaria, Colle di San Michele, Sella del Diavolo.
Ci sono altri quartieri a Cagliari non identificati con i colli come per esempio S. Benedetto, Quartiere del Sole. Ogni quartiere è suddiviso in vie o strade. Il numero delle strade di Cagliari è 1.520.
787 sono intitolate a uomini e solamente 61 sono intitolate a donne.
Il resto della toponomastica usa nomi di città, di venti, di regioni e altro.
I nomi delle persone illustri possono essere a loro volta raggruppati per “generi” o mestieri.
La toponomastica femminile ci indica 4 donne raggruppate sotto il termine generico di Madonne o Vergini : Bonaria (via e viale) , Vergine di Lluc, Carmine.
21 sono le Beate o Sante della nostra città come per esempio Santa Eulalia e Santa Bernadette.
Poi ci sono le suore o le fondatrici di enti di carità o enti religiosi e queste sono 3 : Chiara Lubich, Madre Teresa di Calcutta e le Monache Cappuccine.
Le letterate, educatrici, psicologhe sono 5 : Ada Negri, Gaspara Stampa, Grazia Deledda, Mercede Mundula, Sibilla Aleramo. Di scienziate ne troviamo solo una e in compagnia del marito : Pierre e Marie Curie anche se , oltre che per importanza dovrebbe essere Marie e Pierre.
7 sono le donne di spettacolo tra cui Maria Carta. Ben 15 sono le figure storiche come le giudicesse o le principesse come Mafalda di Savoia.
2 le lavoratrici, imprenditrici: Sorelle degli Agostini e Vincenzina Murgia. 2 sono le muse e ninfe indicate appunto con questo termine generico, 1 sola l’ atleta: Giuliana Treleani.
Ci sono delle richieste di intitolare altre strade della città a donne, per ristabilire un equo equilibrio. Non dovrebbe essere difficile celebrare delle donne che hanno fatto la storia o si sono distinte in vari campi. E’ successo con l’omaggio che il paese ha voluto fare ad Emanuela Loi, agente di scorta morta nella Strage di via D’Amelio durante l’ attentato di Cosa Nostra a Paolo Borsellino, celebrata dalla sua città natale con il ponte di Sestu.