Cagliari: incontro su Partecipazione pubblica per ridurre distanze tra cittadini  e istituzioni

Se n’è parlato alla Biblioteca Regionale.  Assessore Filippo Spanu:  “La Regione ha già reso operativi strumenti importanti per il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni pubbliche”

di   Alessio Atzeni

“La partecipazione pubblica è una buona pratica da consolidare anche in Sardegna perché  riduce la distanza tra cittadini e istituzioni e contribuisce a creare un clima di maggiore fiducia nei confronti di chi esercita il potere politico”. Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu che, insieme all’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, è intervenuto a Cagliari, nella sala riunioni della Biblioteca regionale all’incontro sul tema “Cultura e pratica della partecipazione pubblica di qualità” organizzato dalla Regione e dall’Associazione italiana per la partecipazione pubblica.

Spanu, nel sottolineare che la Giunta è pronta a sottoscrivere e condividere la Carta della Partecipazione con le regole minime per progettare o valutare la qualità di un processo partecipativo, ha ricordato che “la Regione ha già reso operativi strumenti importanti per il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni pubbliche”.

“Per chiunque voglia affrontare una discussione su argomenti di comune interesse -ha chiarito- c’è la piattaforma web Sardegna Partecipa, un luogo virtuale di discussione nel quale sino a oggi sono stati attivati 18 tavoli tematici e 24 consultazioni pubbliche. Abbiamo poi avviato il progetto degli Sportelli ParteciPA che in tutto il territorio regionale stimolano il dialogo e la collaborazione con i cittadini”. “Ora –ha aggiunto il titolare degli Affari Generali- è necessario consolidare gli spazi di dibattito pubblico esistenti e, allo stesso tempo, individuare i grandi temi, penso ai trasporti, all’urbanistica e alla sanità, su cui chiamare i cittadini al confronto con pratiche condivise, coerenti e costanti nel tempo”.

L’assessore Erriu, nel suo intervento, ha richiamato le norme del Disegno di legge sul governo del territorio, appena approvato dalla Giunta, che disciplinano proprio il dibattito pubblico.

“È un principio democratico di grande significato –ha osservato Erriu- con il quale diamo ai cittadini la possibilità di intervenire ed esprimere le loro valutazioni su progetti che riguardano opere e infrastrutture strategiche”.

 

 

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