Domande di ammortizzatori respinte dall’INPS saranno riesaminate
Accordo tra sindacati e assessorato al lavoro per l’esame della situazione nelle aree di crisi complessa in Sardegna.
di Antonio Tore
Le 1900 domande di ammortizzatori respinte dall’Inps verranno riesaminate e c’è l’accordo per la concessione degli assegni (fino ad agosto 2018) per i lavoratori delle aree di crisi complessa: sono i due risultati incassati stamattina da Cgil, Cisl e Uil nell’incontro che si è svolto con l’assessore del Lavoro anche con l’obiettivo di monitorare la spesa delle risorse e i pagamenti relativi al 2014, 2015 e 2016 e verificare l’attuazione dell’accordo sottoscritto a novembre dell’anno scorso. Su questo punto in particolare, i sindacati hanno espresso totale insoddisfazione per i tempi lunghissimi di verifica e attuazione e per il conseguente rischio – ammesso oggi dalla Regione – di non soddisfare gli stessi impegni presi. “Sarebbe inaccettabile”, hanno detto i segretari Cgil, Cisl e Uil Caterina Cocco, Ignazio Ganga e Gianni Olla, aggiungendo che “è indispensabile rispettare tutte le parti di quell’accordo, verificando, con i dati aggiornati che oggi non erano disponibili, quante risorse sono state già spese e quante ne occorrono per dare risposte anche ai 500 lavoratori che non erano riusciti a presentare la domanda nei pochi giorni previsti”.
“Occorre quindi recuperare i ritardi accumulati”, hanno detto Cgil, Cisl e Uil nel giorno in cui, finalmente, dopo una battaglia durata mesi, hanno visto riconosciuta la posizione sostenuta e ribadita in tutti i tavoli: si è infatti risolta in positivo la questione relativa alle scadenze dei termini delle domande all’Inps, che è stata finalmente chiarita da una nota del ministero del Lavoro dando piena ragione all’interpretazione da sempre sostenuta dalle organizzazioni sindacali. “E’ evidente che occorre adesso recuperare il tempo perso, avviare al più presto la verifica sulle 1900 domande e riaprire i termini per i 500 lavoratori esclusi” hanno detto Caterina Cocco, Ignazio Ganga e Gianni Olla, aggiungendo che “solo così si potrà considerare rispettato l’accordo sottoscritto a novembre 2016”.
I sindacati denunciano inoltre l’esclusione dal riconoscimento degli ammortizzatori fino al 2018, dei lavoratori delle aree di crisi non complessa che, per effetto delle norme nazionali, non rientrano fra i beneficiari della mobilità ordinaria e in deroga prevista invece per le aree complesse (Porto Torres e Portovesme). Cgil, Cisl e Uil, sottolineando il perdurare della grave condizione di crisi, chiedono quindi alla Regione un fattivo impegno affinché il governo nazionale allarghi la platea varando con urgenza un provvedimento e assegnando tutte le risorse necessarie. Oltre a questo, visti i risultati del tutto insufficienti raggiunti fino ad ora, i sindacati chiedono con urgenza nuove e diverse politiche attive del lavoro, anche con stanziamenti e conseguenti misure da inserire nella Finanziaria.