Finanziaria regionale: per Federalberghi “Il turismo è ai margini delle politiche, risorse scarse per interventi strutturali”

Secondo l’associazione sindacale la Finanziaria regionale 2017 è la fotocopia dello scorso anno, senza nessuna novità di rilievo. Non si investe sul turismo, con il solo 0,47% dei 7,6 miliardi disponibili

di  Alessio  Atzeni

“E’ una Finanziaria fotocopia dello scorso anno, senza nessuna novità di rilievo. Sembra quasi un rito stanco e monotono dal quale non ci si aspetta più niente. In attesa di vedere il dettaglio delle voci di spesa, continuiamo a registrare che ci si riempie la bocca di turismo senza praticarlo”. Lo afferma il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca, commentando le prime cifre sulla Manovra 2017.
“Lo si denota non solo dalle scarse risorse assegnate, ovvero un terzo di quanto complessivamente le province di Trento e Bolzano stanziano per il solo marketing territoriale (circa 40-50 mln per ciascuna provincia autonoma), ma – sottolinea – per le continue citazioni che la materia riceve: i meriti dell’incremento delle presenze, infatti, non possono certo essere attribuiti alle politiche, inesistenti, sinora messe in atto”.
“Ancora una volta non si investe sul turismo, un settore al quale la Finanziaria regionale dedica lo 0,47% dei 7,6 miliardi disponibili per il 2017 – osserva ancora Manca – Ci auguriamo che la discussione in Commissione e in Consiglio possa ridare dignità alla prima industria regionale. Nell’Isola il comparto, infatti, vale l’8% del Pil ed è comunemente definito il traino trasversale di tutti gli altri settori – aggiunge il presidente regionale di Federalberghi – Non ci mettiamo certo a recriminare sulle risorse stanziate per le altre politiche e comparti individuati nella Manovra, ma è difficile pensare ad un passo in avanti strutturale se i fondi vengono dati con il contagocce.
Sappiamo benissimo che anche alcuni milioni di euro destinati ad altri settori sono funzionali alla promozione turistica dell’Isola, ma – conclude – siamo convinti che in Sardegna ci sia bisogno di una sterzata decisa che pone il turismo al centro delle politiche di sviluppo rendendo strutturali gli interventi”.

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