Grandi emozioni per il ritorno di “Serata d’autunno”

di Paolo Piu

Dopo una pausa di quattro anni prodotta dalle vicende note a tutti, il 17 ottobre è stata presentata la 23esima edizione di “Serata d’autunno”, ideata e realizzata dal Maestro  Lucio Tunis, direttore artistico e anima della manifestazione, che quest’anno si è presentata con una veste rinnovata. Sul palco dell’Auditorium del Conservatorio di Cagliari si sono alternati tre diversi artisti che incarnano la musica melodica italiana dei decenni che vanno dagli anni ‘50 agli ‘80. Ha inaugurato la serata dei big Pietruccio Montalbetti, leader dei Dik Dik “La band più longeva insieme ai Rolling Stones”, come ha affermato il musicista, prima di presentare al pubblico alcuni dei successi del gruppo musicale, quali: Sognando la California, L’isola di Wight e Senza luce, eseguiti in versione “unplugged”, accompagnato dal celebre chitarrista Pino Montalbano e da un altro musicista locale.

La seconda esibizione dei big della canzone è stata quella di Manuela Villa, che con la sua voce potente e squillante ha letteralmente infuocato gli animi degli spettatori in sala con brani come: Voglio vivere così, Ascoltami, dedicata al padre Claudio, protagonista degli anni d’oro della canzone italiana, fino a Un amore così grande, in un duetto virtuale col celebre genitore, che ha coinvolto e commosso il pubblico, il quale ha manifestato il proprio entusiasmo con una standing ovation.

Ha concluso la serata Sandro Giacobbe, che si è presentato sul palco con la moglie Marina Peroni e insieme hanno regalato al pubblico l’emozione di brani quali: Il giardino proibito, Signora mia e Sarà la nostalgia, ben adatti alla serata e alla sua atmosfera di ricordi rievocati dalla musica di quegli anni. Nel corso della sua esibizione ha chiamato sul palco  “l’amico e fratello Lucio Tunis”, come lui stesso lo ha definito, il quale lo ha accompagnato magistralmente con la fisarmonica nel brano “Il vecchio Antonio” contribuendo a renderlo più appassionato e coinvolgente, suscitando una tangibile commozione anche tra gli artisti sul palco.

lo spettacolo si è concluso dopo oltre due ore di musica, regalando forti emozioni a  tutti i presenti, grazie alla simpatia contagiosa di Sandro Giacobbe, alla bravura di Manuela Villa e alla  figura iconica di  Pietruccio Montalbetti. A quest’ultimo abbiamo posto qualche domanda.

Qual è la reazione del pubblico quando sente gli eterni brani dei Dik Dik?

“Di grande gioia e respiro, perché grazie alle nostre canzoni dimenticano la brutta musica di oggi. Una volta ciò che contava era l’essere, non l’apparire.”

Come sono i  Dik Dik ora dopo la scomparsa di Pepe, una delle prime vittime illustri del covid?

Nonostante la sua scomparsa andiamo avanti, avendo validi musicisti all’interno del gruppo.

Il mese scorso è stato realizzato a Serdiana il primo Festival Hippie della Sardegna. Sarebbe bello se per la prossima edizione poteste partecipare anche voi.

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