La brutta sconfitta del Cagliari con l’Inter con la tranquillità della salvezza è ancora più grave
Molti giocatori sono giunti a Cagliari a fine carriera e, non per colpa loro, non riescono a fornire prestazioni con impegno e grinta con eccezione di Borriello
di Sergio Atzeni
La brutta disfatta con l’Inter a questo punto del campionato con la salvezza in tasca è ancora più grave.
Una squadra che ha giocato solo una parte del primo tempo compiendo poi errori su errori davanti a un’Inter non irresistibile fa sorgere molte domande alle quali di possono dare delle semplici
risposte.
Intanto molti giocatori sono giunti a Cagliari a fine carriera e, non per colpa loro, non riescono a fornire prestazioni con impegno e grinta con eccezione di Borriello.
Poi una squadra che cambia sempre componenti, e non per infortuni, ma per scelte del tecnico è chiaro che non possa ritrovarsi con schemi e tattiche che riescono solo quando gli attori sono più o meno gli stessi. Terzo, si nota una squadra che non mostra di avere un gioco e che si affida a iniziative personali molte volte isolate. Insomma la cura Rastelli fornisce medicine che non portano nessun beneficio e per questo bisognerebbe cambiarle, perché è dall’anno scorso che danno effetti collaterali disastrosi.
D’accordo la salvezza è stata raggiunta ed è quello che conta, ma proprio per questo, dato anche Il livellamento in basso di questo campionato, un traguardo almeno di centro classifica si poteva raggiungere. di tutto questo Giulini è i suoi consiglieri ne dovranno tenere certo conto a fine campionato quando sarà il momento di prendere delle fondamentali decisioni per la guida futura del Cagliari.