Pirri: si celebra Pasqua con S’Incontru con nell’aria le cerimonie per Santa Maria Chiara – VIDEO
Due distinte processioni si sono mosse, a poca distanza una dall’altra, dalla chiesa di San Pietro Apostolo: una accompagnava la statua del Cristo risorto e l’altra quella della Madonna
di Antonio Tore
Grande folla a Pirri, dove i riti della settimana santa si sono fusi con la ricorrenza di santa Maria Chiara nella giornata di Pasqua.
Due distinte processioni si sono mosse, a poca distanza una dall’altra, dalla chiesa di S. Pietro Apostolo: una accompagnava la statua del Cristo risorto e l’altra quella della Madonna. I due cortei hanno seguito percorsi differenti, accompagnati dalle preghiere dei fedeli, per ricongiungersi in piazza Italia, all’intersezione della via Risorgimento con via Santa Maria Chiara, via Toti e via Riva Villasanta, luogo dove è avvenuto “S’incontru”, accompagnato dagli applausi della folla festante. Le due statue, accompagnate anche dai suoni della banda musicale, hanno fatto rientro nella chiesa di San Pietro, dove sono state entrambe collocate in un altare laterale e agghindate da tantissimi fiori.
Gli abitanti di Pirri venerano Santa Maria Chiara, il cui culto risale alla prima metà del XIII secolo, quando i sovrani di Cagliari, Agnese de Lacon-Massa e Ranieri della Gherardesca che, nel maggio del 1236, fecero diverse donazioni ai monaci Cistercensi. Fu donato, ad esempio, l’abitato di Flumentepido, con tutte le pertinenze di terre colte e incolte, pascoli, acque, animali e servi “pro remedio animarum nostrorum et nostrorum peccaminum remissione”.
In quella circostanza i cistercensi ebbero in dono anche il colle di Monteclaro, con tutte le sue adiacenze dove si sviluppò un insediamento che prese il nome di Villa Sancta Maria de Clara. Furono, quindi, proprio questi monaci a introdurre nel cagliaritano il culto per Santa Maria Chiara dalla quale prese il nome anche il colle di Monte Claro, dove fu istituito un cenobio. Dopo l’anno 1584, a causa del decadimento della zona, l’antico simulacro della santa fu traslato, a bordo di un giogo di buoi, nella chiesa di San Pietro, dove è tutt’ora venerato.
Nel luogo dove un tempo esisteva il cenobio, l’8 dicembre del 2000 era stata costruita una piccola edicola in ricordo della santa e, su iniziativa della provincia di Cagliari vi fu costruita una piccola cappella, completata nel 2005. Nonostante si trovi in una posizione defilata, nel fianco orientale del colle di Monte Claro, la sobria cappella è meta non solo dei fedeli, ma anche degli abituali frequentatori del parco. Il simulacro della santa, presente nella cappella dopo che era stata inserita nell’edicola citata, è opera di Raffaello Sanfilippo, artista cagliaritano.
Dopo il tramonto, nella serata del lunedi di Pasqua, una suggestiva processione, aperta da un giogo di buoi, si snoda da Monte Claro fino alla chiesa di San Pietro, nel ricordo di questo lontano evento. Guardate il Video