Rubiu (UDC): un solo cardiologo al Sirai di Carbonia

La dichiarazione del capogruppo UDC Rubiu: ” Una carenza incomprensibile per il presidio. Si stanno devastando i servizi sanitari sul territorio”

di Antonio Tore

 

Carenza di organico nell’unità di emodinamica del Sirai, snodo indispensabile nei casi di infarto. E’ la criticità evidenziata dal capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu, con un’interrogazione urgente sul presidio sanitario di Carbonia.  Nel documento emerge come l’ospedale presenti problemi recenti e questioni irrisolte da tempo.

“L’insufficienza del personale medico è stata accentuata dai tagli decisi con la riforma della rete ospedaliera – rileva il rappresentante dei moderati nell’aula di via Roma – La riduzione dell’organico è stata intrapresa da qualche anno, con la struttura dell’emodinamica costretta a garantire un numero ristretto di intervento per otto ore, dal lunedì al venerdì”.

Un solo medico per il dipartimento, con riflessi negativi sull’attività del complesso. “Non c’è terapia sub intensiva e rianimazione – attacca Rubiu – Il Sirai si ritrova con un unico cardiologo che deve dividersi tra ambulatorio, pronto soccorso, esami cardiologici e altre visite. Un solo operatore interventista non può assicurare un servizio così importante del presidio, dalle diverse operazioni programmate sino alle emergenze urgenze. Si sta demolendo uno dei pezzi fondamentali della sanità sul territorio”.

Una situazione che provoca l’inevitabile allungamento dei tempi di attesa per i consulti medici specialistici. Non solo. La drammaticità delle condizioni al Sirai si allunga all’intero reparto di Cardiologia (un tempo eccellenza del comparto), con i responsabili costretti all’interruzione del servizio di ecografia del cuore.

“Il motivo – conclude Rubiu – è legato alla mancanza di apparecchi ecocardiografici adeguati. Un disservizio incomprensibile in un territorio vasto come il Sulcis Iglesiente, ancora una volta tradito dalle scelte dell’Azienda tutela della salute con il taglio di indispensabili attività sanitarie”.

 

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