Rubrica: “Una strada, un personaggio,   una Storia” – via Domenico Alberto Azuni

Ogni settimana parleremo di una strada di Cagliari raccontando  la storia del personaggio a cui è dedicata. Si   potranno scoprire così   personaggi,  molte volte sconosciuti, legati alla storia di Cagliari  o Italiana tramite la loro biografia

di Sergio Atzeni

Via Domenico Alberto Azuni

 La strada di Stampace che parte da piazza Yenne e arriva fino a via Ospedale, proprio di fronte all’ingresso della chiesa di San Michele, è dedicata all’insigne giurista Domenico Alberto Azuni.
Azuni Nacque nel 1749 a Sassari da una famiglia della medio borghesia, suo padre infatti era un noto farmacista, a 23 anni si laureò in leggi nell’università della sua città natale. Dopo due anni di pratica a Sassari si trasferì nel 1774 a Torino dove svolse la professione fino al 1777 quando divenne funzionario dell’ufficio generale delle “Finanze Reali”. Fu inviato a Nizza come giudice del tribunale del commercio marittimo e qui si dedicò assiduamente agli studi di giurisprudenza. Si interessò alle norme internazionali in vigore nei principali scali europei legate ai problemi dei traffici e degli scambi derivanti da attività marinare.

Questo suo lavoro si concretizzò tra il 1786 e 1788 con la pubblicazione del “Dizionario universale ragionato di giurisprudenza mercantile” che gli procurò numerosi riconoscimenti tra i quali il titolo di senatore che gli conferì il re Vittorio Emanuele III che, nel 1791, lo incaricò di predisporre il codice della marina mercantile del Regno di Sardegna. Quando nel 1792, Nizza fu occupata dai francesi, Azuni abbandonò tutti i suoi beni e si rifugiò a Torino dove trovò solo invidie e gelosie dovute ai riconoscimenti reali e alla sua prestigiosa carriera. Tentò di rientrare nella sua Sardegna senza riuscirvi e fu costretto a trasferirsi in varie città italiane tra le quali Firenze, Venezia, Trieste e Modena.

Nonostante il periodo negativo, non tralasciò mai gli studi e le ricerche e nel 1796 pubblicò, grazie all’aiuto del Granduca di Toscana, “Sistema universale dei principi del diritto marittimo d’Europa”: per la narrazione storica del periodo aureo di Pisa contenuto nel libro, ottenne la cittadinanza onoraria della città toscana e in seguito l’incarico da parte di Napoleone di partecipare alla stesura del codice marittimo e commerciale francese.dimenticò mai la sua isola natale e le dedicò, tra il 1799 e 1802, il libro “Essai sur l’histoire geographic, politique et naturelle du royaume de Sardaigne” dove, considerando l’isola al centro del Mediterraneo, ne individuava i problemi economici e gli sviluppi futuri. Per i suoi meriti anche Napoleone lo nominò cavaliere dell’impero, ma cadde in disgrazia con la sconfitta francese e perse ogni incarico ritirandosi a Genova. Finalmente nel 1818, forse per intervento diretto del sovrano Vittorio Emanuele I, fu nominato giudice del Consolato di Cagliari e in seguito divenne presidente della biblioteca dell’università. Domenico Alberto Azuni morì nel 1827 a Cagliari e, secondo il suo volere, fu sepolto nella basilica di Bonaria.

 

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