Sardegna regina delle ”cinque vele” con le spiagge più belle
Non solo mare e spiagge: vince chi scommette sulla natura
di Antonio Tore
Legambiente e Touring Club mettono sul primo gradino del podio il litorale di Chia e, a seguire, la Maremma Toscana e la Baronia di Posada e Parco di Tepilora. Il Trentino Alto Adige primo per i laghi.
In tempi di difficoltà economiche, le vacanze si accorciano: ci sono meno giorni di riposo, ma, in compenso, diventano più dinamici. Quindi la classifica fornisce sempre meno indicazioni su uno specifico Comune come meta ideale delle vacanze e per questo l’edizione 2017 del Mare più bello, la guida di Legambiente e Touring club italiano, offre una nuova bussola per orientarsi tra le scelte estive: quella dei comprensori turistici.
La classifica per aree geografiche più larghe, evidenzia il primato della Sardegna (con 5 riconoscimenti), seguita dalla Maremma, dalla Puglia, da alcune isole siciliane, dal Sud Cilento, dal Golfo di Policastro, dalle Cinque Terre. E dal Trentino Alto Adige per i laghi. In tutto 21 comprensori (15 marini e 6 lacustri) hanno ottenuto le cinque vele.
La Sardegna occupa il primo posto con il litorale di Chia, che include anche il Comune di Domus de Maria. La vera sorpresa, tuttavia, è il terzo posto conquistato dal comprensorio della Baronia di Posada e del Parco di Tepilora, in provincia di Nuoro, sulla costa occidentale della Sardegna: è il territorio di Posada e di Siniscola, con le dune di Capo Comino in cui Giancarlo Giannini picchiava Mariangela Melato nel film “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto”.
“Quella della Tepilora è una storia straordinaria che mostra come, se si hanno capacità e determinazione, si possono creare occasioni di salvaguardia della natura e rilancio turistico”, racconta Sebastiano Venneri, responsabile mare di Legambiente. “Tre anni fa quel parco non esisteva. Lo ha conquistato, con un pressing serrato in una regione che non ha le maglie larghe sulle aree protette, un gruppo di amministratori di 17 Comuni delle provincie di Nuoro e Olbia Tempio (Alà dei Sardi, Bitti, Buddusò, Budoni, Galtellì, Irgoli, Lodè, Loculi, Lula, Onanì, Orune, Osidda, Padru, Posada, San Teodoro, Siniscola, Torpè). Il 14 a Parigi è arrivato il riconoscimento Unesco: il parco, un delta gioiello pieno di aironi, fenicotteri, cavalieri d’Italia, è diventato riserva della biosfera. Così un territorio poco noto, schiacciato tra due colossi delle vacanze come la Costa Smeralda e Cala Gonone, si è conquistato uno spazio importante sia dal punto di vista turistico che da quello della sicurezza. Il piano regolatore di Posada, premiato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, ha infatti bloccato le costruzioni nell’area di esondazione del fiume e durante l’alluvione disastrosa di tre anni fa non si è registrata alcuna vittima”.