Selargius: alla cooperativa Bios la gestione  dell’Ex Caserma dei Cavalleggeri

Passaggio di testimone questa mattina nell’Ex Caserma dei Cavalleggeri – nota come Carcere Aragonese,  tra il Gruppo Archeologico Selargino e la Cooperativa BIOS di Sinnai che assicurerà  l’abituale apertura di tre giorni a settimana della struttura , compresivi del sabato e della domenica, per un totale di 10 ore a settimana

di Sergio Atzeni

A Selargius, questa mattina, presso l’Ex Caserma dei Cavalleggeri – nota come Carcere Aragonese – c’è stato il passaggio di testimone tra il Gruppo Archeologico Selargino e la Cooperativa BIOS di Sinnai. Dal maggio 2017 la storica struttura ospita infatti una mostra archeologica curata dalla dottoressa Maria Rosaria Manunza, per conto della Soprintendenza Archeologica di Cagliari, e incentrata sui risultati di alcune campagne di scavo che hanno interessato il sito neo-eneolitico di Su Coddu/Cannelles.

Promossa dall’Amministrazione Comunale, la ricca esposizione vivrà, dal 1° settembre, una nuova fase sotto la gestione della cooperativa BIOS, aggiudicatasi l’appalto per i prossimi 18 mesi. Il nuovo affidatario, gestore del Civico Museo di Sinnai, continuerà ad assicurare l’abituale apertura di tre giorni a settimana, compresivi del sabato e della domenica, per un totale di 10 ore a settimana, nel rispetto di alcuni requisiti minimi richiesti nelle linee guida regionali in materia di musei e di beni culturali, indispensabili per consentire al nostro monumento di essere riconosciuto come museo/raccolta museale anche dalla Regione.

La BIOS inoltre curerà alcune attività volte, non solo alla valorizzazione e promozione della mostra archeologica, ma anche alla progettazione e coordinamento di interventi educativi e formativi mirate alla conoscenza del ricco patrimonio archeologico del territorio selargino, in partenariato con la scuola e con altre istituzioni.

“Da domani”  spiega l’assessora selargina   alle  Politiche Culturali e Spettacolo”  un ulteriore supporto ci sosterrà nel percorso che conduce alla realizzazione di quello che da anni è l’intendimento dell’Amministrazione: fare di questo antico complesso una sede museale.

Desidero inoltre ricordare e ringraziare il Gruppo Archeologico Selargino che sino ad oggi ha reso possibile la fruizione al pubblico della struttura e dell’esposizione, non solo nel rispetto degli orari minimi richiesti nelle linee guida regionali, ma con anche aperture straordinarie in occasione di tanti importanti appuntamenti cittadini”

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