Sindacati: il testo sul rinnovo della Concessione di Servizio Pubblico radiotelevisivo ridimensiona le sedi regionali Rai

Sindacati: “Con questa modifica la valorizzazione delle sedi, tanto affermata e poco attuata, è stata eliminata   avvallando così  la paventata intenzione aziendale di ridurne le già esigue capacità produttive”

 redazione

Le segreterie regionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl-informazione, Snater, Libersind e la Rsu della sede Rai della Sardegna giudicano il testo approvato dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza sul rinnovo della Concessione di Servizio Pubblico radiotelevisivo e multimediale, un grave atto di ridimensionamento delle sedi regionali Rai.

“Con questa modifica” dicono i sindacati “ la valorizzazione delle sedi, tanto affermata e poco attuata, è stata eliminata   avvallando così  la paventata intenzione aziendale di ridurne le già esigue capacità produttive. La presenza della RAI sul territorio è stata ridotta a un mero “presidio redazionale” che aprirà a collaborazioni con le emittenti private”.

Secondo le segreterie sindacali “La proposta approvata dalla Commissione apre, de facto, l’ideazione e la realizzazione delle attività del servizio pubblico a soggetti non pubblici, non concessionari del servizio pubblico e non vincolati agli obblighi di trasparenza e indipendenza, tanto per citarne alcuni, stabiliti nella convenzione a cui invece è soggetta la Rai che, in caso di inosservanza, sarà sottoposta alle relative penali. Infine, ancora una volta il canone sarà utilizzato in maniera difforme dalla sua finalità istituzionale”.

Le organizzazioni sindacali respingono quindi  con forza tale proposta e chiedono al presidente del Consiglio regionale di opporsi alla programmata cancellazione del Servizio Pubblico radiotelevisivo e di attivarsi per evitare che il ruolo di Centro di Produzione Decentrato, faticosamente ottenuto dalla Sardegna per la produzione e distribuzione di trasmissioni radiofoniche e televisive in lingua sarda (Schema di concessione Atto n.399) venga reso vano.

 

 

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