Addio vecchie lavagne: è l’era digitale dei monitor touch

Oggi e domani alla Fiera di Cagliari esposte le tecnologie del futuro nelle scuole della Sardegna. Spariranno definitivamente le vecchie lavagne nere o verdi e gli storici gessetti.

di Antonio Tore

 

Gli alunni del futuro non troveranno più le lavagne classiche, ma il loro posto sarà preso da grandi monitor touch.

A partire dal bando da 30 milioni di euro per il rinnovo arredi e attrezzature in 400 istituti frequentati da oltre 60mila studenti sardi, l’evento è promosso dalla Regione per fare il punto sui processi di rinnovamento e modernizzazione delle scuole e della didattica, sugli interventi realizzati e quelli in corso nell’ambito dell’intero programma Iscol@.

Parti della scuola del futuro, perciò, sono esposti, oggi e domani, alla Fiera di Cagliari per Iscol@Design, due giornate dedicate agli arredi innovativi, attrezzature e soluzioni tecnologiche per gli spazi interni, agli ambienti didattici multimediali e ai laboratori.

In uno spazio di cinquemila metri quadrati, 50 aziende nazionali e internazionali mostreranno le soluzioni ideate per la didattica del terzo millennio.

Il Presidente della Regione Pigliaru ha spiegato che “Il progetto Iscol@ comprende tante componenti e chiunque osserverà le realizzazioni alla Fiera scoprirà che oggi si può fare didattica in modo migliore rispetto al passato, coinvolgendo di più gli studenti, parlando il loro linguaggio digitale”.

“Abbiamo bisogno vivere in spazi diversi rispetto al passato – ha concluso Pigliaru -. Non è più possibile pensare ad una scuola chiusa, con aule rigide, c’è necessità anche di banchi che possono “cambiare forma” a seconda che si studi individualmente o in gruppo, con tanti strumenti diversi”.

Anche il Presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau ha voluto portare la propria presenza all’evento: ” la Giunta ha individuato fin dall’inizio l’intervento nella scuola come strategico per recuperare i livelli di qualità della formazione”.

Nelle due giornate sono in programma mostre, incontri, laboratori e seminari: le parole d’ordine sono innovazione, tecnologia e materiali.

Psicologi, pedagogisti,  insegnanti e studenti condivideranno le proprie esperienze sulla funzione della qualità degli spazi nei processi educativi.

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