Cagliari Film Festival 2019. All’insegna dell’impegno civile.

di Massimo Dotta

Al centro della sesta edizione del Cagliari Film Festival, organizzata dall’Associazione culturale Tina Modotti, si trovano i temi molto attuali della salvaguardia dell’ambiente, dei cambiamenti climatici, della tutela del lavoro, delle migrazioni e dei diritti di chi si mette in viaggio.

Dodici film saranno alternati da quattro lezioni di cinema, da presentazioni con autori e autrici ed esperti di critica cinematografica, tra cui, in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, il regista Mario Brenta, la documentarista Karine de Villers, Vanessa Roghi, storica della cultura e della scuola italiana che scrive per Rai Tre i documentari “la Grande storia”, Claudio Cadei, autore della colonna sonora del docu-fiction “Il raccolto”, Raffaele Rago e Daniela Masciale, il critico Gianni Olla, il regista e critico cinematografico Sergio Naitza e lo storico Luciano Marrocu.

Proviamo ad anticipare il ricco programma che inizierà Venerdì 27 con tre cortometraggi: Paese Museo 1968-2018 (2019) di Andrea Mura, Ausonia (2019) di Giulia Camba e Elisa Meloni, Strollica (2017) di Peter Marcias.

Venerdì 18 ottobre, al Teatro Massimo alle 10,30, in un matinée per le scuole, sarà proiettato il documentario francese del 2017 “Domani” di Cyril Dion e Mélanie Laurent. Nel filmato, in pieno stile on the road, i due registi visitano dieci paesi per intervistare i responsabili di un nuovo modello ecosostenibile, promuovendo una visione del mondo più virtuosa.

Nel pomeriggio, alle 17,30 si potrà assistere al film di Michele Placido “Il grande sogno” (2009), che racconta le storie di studenti borghesi in lotta con la società capitalista.

Il tema delle migrazioni sarà trattato Alle 19,30 con la proiezione di “L’ordine delle cose”, film di Andrea Segre del 2017, candidato al Nastro d’argento per il miglior soggetto. Un racconto sulla strategia dell’Italia di bloccare in Libia chi è intenzionato a provare il viaggio su un gommone, e di diritti umani violati.

sarà poi proiettato alle 21,30, “Il sorriso del gatto” del 2018, in presenza dei registi Mario Brenta e Karine de Villers, che è stato vincitore del Premio Migliore Documentario Italiano al Cinemambiente 2019: uno sguardo sulla crisi e il declino della società occidentale nell’era della globalizzazione.

Sabato 19 ottobre alle 10,30 un altro matinée per la scuola con la replica del documentario francese Domani.

Dalle 17,30 a Lezioni di cinema, storia e didattica. Si parte con Gianni Olla che, a partire dal suo saggio “A morte i padri. Cinema e film negli anni della contestazione 1964-1976” (2018 Cuec), propone un approfondimento su “Film, politica e estetica: la lunga fine del cinema popolare e le vagues europee”. Prosegue un intervento di Luciano Marrocu su “Il ventennio Sessanta Settanta in Italia, le produzioni cinematografiche”.

In collaborazione con la rassegna letteraria Storie in trasformazione, alle 18,30 parlerà Vanessa Roghi sul tema “Analizzare e utilizzare i programmi televisivi nella didattica della storia”. Dalle 19,30 iniziano le proiezioni con “La Grande Storia. Don Milani il dovere di non obbedire” (2017) della stessa Roghi, documentario che ripercorre la straordinaria vita di un uomo, un prete, che saprà schierarsi sempre dalla parte degli ultimi.

Chiude la giornata, alle 21,30, con la proiezione di un inedito docu-musical del 2017, “Il raccolto” di Andrea Paco Mariani, in cui il regista racconta la storia di Gurwinder, una vicenda sullo sfruttamento della comunità Sikh, nella zona dell’agro Pontino. L’autore della colonna sonora, Claudio Cadei, assisterà allo spettacolo.

Domenica 20, alle 12, si potranno seguire ancora le Lezioni di cinema, storia e didattica con Gianni Olla, con una lezione su “I rapporti tra storia, politica e cinema nel ventennio Sessanta/Settanta” insieme a Luciano Marrocu.

Alle 18,30 saranno riproposti due cortometraggi proiettati il primo giorno, “Ausonia” (2019) di Giulia Camba ed Elisa Meloni e “Paese Museo 1968-2018” (2019) di Andrea Mura.

In serata si potrà assistere a tre documentari sulla storia del cinema: alle 19, “Omaggio a Bernardo Bertolucci” di Jacopo Quadri (2019), montatore del grande maestro; alle 20, “L’ultimo pizzaiolo” (ITA 2019), in presenza del regista Sergio Naitza, un suggestivo viaggio per le sale cinematografiche chiuse, abbandonate e decadenti in Sardegna.

Alle 21,30 “Segretarie. Una vita per il cinema” (Italia, 2019), documentario di Raffaele Rago e Daniela Masciale, che saranno presenti in sala, chiuderà il festival. Nel documentario sei segretarie personali raccontano le loro esperienze nel mondo del cinema quando il cinema italiano vinceva tutti i premi, da Venezia a Los Angeles.

All’interno della rassegna, nello spazio espositivo antistante la Sala M2, arriva una proposta artistica del network hOMe: si tratta del video di Daniela Frongia “Sul profilo degli alberi”, e di quello di Daniela Masia “Spectacular spectacular”. I lavori saranno accompagnati da un’esposizione fotografica.

Il biglietto d’ingresso costa 5 euro (ridotto a 3 euro per le scuole) a giornata e comprende l’iscrizione Fic (Federazione italiana cineforum) e la partecipazione a tutti i seminari e le proiezioni in programma.

Tutte le informazioni sul sito www.cagliarifilmfestival.it

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