Cagliari: la sperimentazione pedonale di via Roma il 16 agosto 2017

La via senza auto sembra gradita ai cittadini, ma non ai commercianti. Alle 22 di ieri, 16 agosto, poche persone sedute ai tavolini e pochi i punti di ristoro attrezzati.

di Antonio Tore

 

A giudicare da una qualsiasi serata di mezza estate, la sperimentazione di rendere via Roma pedonale sembra essere stata apprezzata da diversi cittadini, in maggior parte dalle famiglie, e dai turisti che continuano a prediligere la città, rispetto al mordi e fuggi di qualche anno fa quando Cagliari era solamente il luogo dove arrivare in aereo o nave e correre verso le spiagge dei litorali.

Passeggiando ieri, 16 agosto, verso le 22, era evidente notare che la maggior parte dei tavolini era vuota e che i camerieri si apprestavano ad accatastare le sedie per chiudere l’attività.

All’inizio della pedonalizzazione avevamo sentito i pareri di alcuni esercenti attività, i quali avevano spiegato che non esisteva un obbligo di usufruire della carreggiata stradale, ma, l’unico obbligo sancito dal Comune era quello di liberare dai tavolini la parte interna del porticato, cioè quelli vicino agli ingressi degli stessi esercizio commerciali e che i tavolini potevano essere posizionati, logicamente previa richiesta all’Amministrazione, in quella che era, precedentemente, la carreggiata stradale.

In effetti, davanti agli ingressi non erano presenti, ieri notte, i tavolini la cui maggior parte, comunque, era stata posizionati molto vicini gli uni agli altri, sempre sotto i portici e sfruttando anche gli spazi che fiancheggiano le colonne.

A far da contraltare, già dalla traverse che si affacciano sulla stessa via Roma, si notavano lunghe file di tavolini affollatissimi di cagliaritani e turisti che cenavano e animavano le strade della Marina e tante altre persone che aspettavano pazientemente il loro turno.

Via Sardegna, via Napoli, via Barcellona, via Baylle, via Dettori erano animate e popolate, mentre in via Roma, alle 22 di una sera di metà agosto, si piegavano già le tovaglie tolte dai tavolini.

E che dire di Piazza Yenne e del Corso Vittorio? Ogni sera, come direbbero gli inglesi, c’è il sold out, il tutto esaurito e chi non trova posto a sedere si accontenta di bere una birra in piedi, pur di stare assieme ai propri amici e passare un po’ di tempo in serenità fino a notte tarda.

Sulla “solitudine” di via Roma si sprecano già le analisi degli esperti, dei politici e dei sociologi, ma sembra che il tutto sia ridotto ad alcuni slogan, puramente filosofici: è colpa di Zedda? O anche questa volta il sindaco ha la vista più lunga di altri politici miopi? O, forse, dovrebbero essere i commercianti a richiedere che anche in via Roma si svolgano eventi, come spesso avviene nel Corso? O la colpa, come dicono alcuni, è dei commercianti che non vogliono incrementare gli orari di lavoro e si accontentano di servire caffè e paste a tutte le ore (ma, massimo fino alle22)?

Probabilmente è presto per trarre già un bilancio e converrà aspettare la fine delle ferie dei cagliaritani per capire se quella che, un tempo, era stata la strada principale di Cagliari possa tornare agli antichi fasti o se debba, invece, essere solamente una specie di autostrada cittadina dove tutto è permesso: strombazzamenti, parcheggi in doppia fila, consegne merci fuori orari e lontani dagli spazi appositamente riservati, cassonetti dei rifiuti vicini ai tavolini dei clienti e scarichi delle auto a ogni ora.

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