Cgil a Gentiloni: “Ricerca e istruzione presupposto dello sviluppo”

Nell’incontro con il premier  all’aeroporto di Cagliari  il sindacato  ha sollecitato “la revisione  per l’assegnazione dei Fondi alle Università e alla ricerca,  oggi penalizzanti col  rischio  di  declassamento degli atenei sardi,   una maggiore flessibilità per le  reti scolastiche in ragione  delle  condizioni geografiche, demografiche e infrastrutturali sarde”

di Sergio Atzeni

Istruzione e ricerca, rilancio settori produttivi, finanze regionali, referendum lavoro: sono i temi centrali dell’appello rivolto dalla Cgil al presidente del Consiglio Gentiloni nel corso dell’incontro con i sindacati, stamattina all’aeroporto di Cagliari.

Ricerca e istruzione costituiscono il presupposto delle politiche dello sviluppo, perciò il segretario Michele Carrus ha sollecitato “da un lato la revisione dei criteri di assegnazione dei Fondi alle Università e alla ricerca – oggi penalizzanti al punto che si rischia il declassamento dei nostri atenei – dall’altro una maggiore flessibilità nell’organizzazione delle reti scolastiche in ragione delle nostre peculiari condizioni geografiche, demografiche e infrastrutturali”.

Al Governo chiediamo di dare soluzione alle grandi vertenze industriali ancora aperte e di sostenere il rilancio dei settori produttivi impegnando direttamente Eni, Fincantieri e Leonardo-Finmeccanica”, ha detto il segretario aggiungendo che “con Eni vogliamo un accordo  di programma per garantire lo sviluppo degli investimenti sulla chimica verde e per favorire il riavvio delle produzioni sull’asse Sarroch-Ottana.  Da Leonardo Finmeccanica vorremmo un impegno sullo sviluppo del settore aerospaziale per il quale disponiamo di risorse logistiche e tecnologiche uniche e della progettualità del nostro Distretto ma soffriamo di un eccesso di vincoli legati alle servitù militari. A Fincantieri chiediamo investimenti nel settore della nautica perché è assurdo che in Sardegna ci siano meno cantieri navali che in Lombardia. Settori produttivi innovativi, turismo e aerospazio sono infatti capisaldi della Strategia di Specializzazione intelligente della Regione”.

A proposito delle finanze regionali la Cgil ha chiesto con forza “l’assegnazione di fondi per i nuovi servizi sanitari – lasciati interamente a nostro carico mentre noi contribuiamo a finanziare quelli nazionali – e la restituzione di quelli spettanti agli Enti locali per non compromettere il livello dei servizi pubblici”. Inoltre, il segretario ha criticato “le modalità di computo degli accantonamenti che risultano eccessivi perché impediscono l’utilizzo delle nostre risorse per politiche di sviluppo e coesione”. A tale scopo al presidente Gentiloni Carrus ha chiesto  garanzie su risorse e tempi di attuazione del Patto per la Sardegna siglato a luglio scorso. La Cgil ha poi riproposto la necessità di rifinanziare le misure di sostegno al reddito dal momento che la crisi non accenna a diminuire, soprattutto nelle aree deboli come la nostra, e le politiche attive del lavoro non funzionano.

Il segretario Cgil ha chiesto che il governo fissi la data del voto dei referendum sui voucher e sugli appalti, anche in concomitanza con le elezioni amministrative “per rispetto dei milioni di cittadini che hanno chiesto di pronunciarsi sui temi del lavoro e dei diritti contenuti nella proposta di legge popolare per la Carta universale elaborata dalla Cgil”.

Il presidente Gentiloni ha assicurato che nei prossimi giorni fisserà la data del voto referendario e che sui temi proposti – e in particolare sul ruolo dell’Eni – intende istituire un tavolo di confronto  Governo-Regione-Sindacati e che intanto sono in programma incontri in Sardegna con i rappresentanti del governo De Vincenti, Fedeli, Bressa.

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