Consiglio Regionale: domani si parla di vertenza  Aias

Il capogruppo Udc Gianluigi  Rubiu: “In alula senza conoscere i dati e la seduta potrebbe diventare un processo all’Aias con un pericolo per il futuro di dipendenti e pazienti”

 redazione

“Non vorremmo che la seduta del Consiglio regionale si trasformasse in un processo contro l’Aias, ma soprattutto un dibattito che metta a rischio il futuro di dipendenti e pazienti.”  È  la preoccupazione del capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu in vista dell’assemblea regionale sulla vertenza che si terrà domani alle 16 nel palazzo di via Roma.

“Il preludio non lascia presagire nessuna soluzione positiva: abbiamo sollecitato unitariamente – spiega l’esponente centrista – una riunione del consiglio regionale per fare chiarezza su una vertenza che si trascina da troppo tempo e non si riesce a sbloccare nonostante le interlocuzioni con l’assessorato alla sanità e l’azienda unica.”

A rischio un esercito di 1.200 operatori, con 300 dipendenti disseminati solo nelle strutture del Sulcis Iglesiente. “Da qui lo spettro della disoccupazione che incombe per tantissimi lavoratori – rimarca Rubiu – Il confronto in aula è urgente e non più rinviabile. Abbiamo però auspicato di ottenere preventivamente i conti esatti dei crediti vantati dall’Aias e le contestazioni mosse dall’assessorato. Ad oggi non è stato consegnato nessun dato ufficiale. Abbiamo quindi la percezione che l’appuntamento di domani si possa trasformare in un’inutile passerella, con la sola finalità di umiliare l’azienda impegnata nel mondo dell’assistenza sociale.”

Un allarme non da poco.  “Ancora una volta – conclude Rubiu – si rischia di palesare il fallimento e l’incapacità della politica sarda nel risolvere le vertenze occupazionali. Non si può arrivare in aula senza conoscere le criticità. Un ulteriore segnale dello stato di inadeguatezza della maggioranza, che pare ignorare le rivendicazioni dei lavoratori in attesa degli stipendi arretrati da diversi mesi. Vogliamo che si faccia chiarezza una volta per tutte sulle responsabilità di una gestione inefficace.”

 

 

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