Decreto da 4 milioni per il settore vitivinicolo in Sardegna
L’assessore Pier Luigi Caria: “Contro lo spopolamento delle aree interne, valorizziamo sempre più i nostri vini”. Le risorse sono destinate al comparto per il saldo biennale presentate nel 2017 e annuale 2018.
di Antonio Tore
L’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, ha firmato il decreto che destina 3milioni 922mila e 871euro per gli investimenti destinati al comparto vitivinicolo isolano per l’annualità 2018: 2milioni 588mila e 241euro provengono da fondi dell’UE e da rimodulazioni di fondi nazionali (1milioni), mentre la Regione partecipa con 1milione 334mila e 630euro. Tali risorse saranno utilizzate prioritariamente per il pagamento delle domande di saldo biennale presentate nel 2017, mentre la restante parte sarà dedicata per i pagamento delle domande di durata annuale presentate nel 2018. Per quest’anno potranno quindi essere inviate domande di investimento di durata annuale e di durata biennale.
Il decreto prevede inoltre che il pagamento dell’anticipo, sulla misura massima del 40% del contributo ammissibile per le domande di durata biennale 2018, sarà effettuato solo in caso di disponibilità di risorse finanziarie dopo aver soddisfatto il fabbisogno delle domande di saldo biennali 2017 e annuali 2018, seguendo l’ordine di graduatoria. Il saldo delle domande biennali 2018 sarà invece pagato con lo stanziamento che verrà assegnato alla Regione Sardegna nella programmazione finanziaria del 2019.
L’assessore. “Abbiamo sempre creduto in questo comparto, in crescita ogni anno sul piano della qualità dei vini e delle opportunità di lavoro. Come Regione abbiamo il compito di creare le migliori condizioni affinché le nostre imprese possano operare con lo sguardo rivolto verso il futuro, facendo aumentare le produzioni e i mercati di vendita mondiali”.
Lo ha detto Pier Luigi Caria, che ha poi aggiunto: “Se da un lato le storiche cantine si stanno consolidando e stanno portando a casa i più importanti riconoscimenti internazionali, dall’altro le nuove realtà hanno la freschezza e la voglia di fare propria dei loro fondatori, spesso giovani e giovanissimi. Un esempio per tutti è quello di Mamoiada – ha concluso l’assessore – dove decine di ragazzi hanno deciso di combattere la battaglia contro lo spopolamento delle aree interne puntando sulla valorizzazione di uno fra i migliori Cannonau della Sardegna”.