Decreto Camere di commercio. Spanu e Piras: Soluzione che premia azione congiunta istituzioni sarde

Soddisfazione espressa dall’assessore agli Affari generali e da quella dell’Industria  

di Antonio Tore

“È una soluzione di gran rilievo, se si pensa che in tutta Italia vengono riconosciute 60 Camere di commercio”, è il commento dell’assessore agli Affari generali della Regione, dopo la firma del ministro dello Sviluppo economico apposta ieri al Decreto di riforma degli enti camerali, che ne riconosce tre alla Sardegna: quelle di Cagliari-Oristano, Nuoro e Sassari.

“È esattamente il modello proposto dal presidente Francesco Pigliaru lo scorso maggio in una lettera inviata al Governo, con la quale suggeriva la miglior efficienza nell’utilizzo delle risorse, la salvaguardia delle specialità e il rispetto della volontà di tutti i territori”, sottolinea ancora Spanu.

“È un risultato importante che abbiamo ottenuto grazie alla coesione di Giunta, Consiglio regionale, parlamentari sardi e associazioni di categoria”, commenta l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras. “Mantenere tre Camere di Commercio a Cagliari, Sassari e Nuoro, con i relativi servizi essenziali, consentirà di essere più vicini alle esigenze delle imprese per un rilancio delle attività economiche della Sardegna”.

Importante, per l’assessore Spanu, anche “la permanenza dell’Ufficio regionale di Unioncamere, che sarebbe stato impossibile con due sole Camere di commercio: in questo modo si va a consolidare il rapporto con la Regione, che sempre di più chiede alle Camere di rapportarsi su tutte le politiche per le imprese in modo unitario”.

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