Ganau dal Presidente Mattarella: “Favorevoli al regionalismo differenziato ma la Specialità va rilanciata”

In qualità di coordinatore delle Autonomie speciali Ganau ha posto l’attenzione sull’applicazione del regionalismo differenziato per il quale si è detto favorevole solo a condizione che vengano rispettate le condizioni che consentono un sistema perequativo in grado di colmare i deficit di sviluppo delle diverse aeree del Paese.

 di Alessio Atzeni

 Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau è stato ricevuto questa mattina al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda faceva parte della delegazione della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle province autonome guidata dalla coordinatrice, Rosetta D’Amelio presidente del Consiglio regionale della Campania.

Tra i temi che la delegazione ha rappresentato all’attenzione del presidente della Repubblica gli ingenti danni provocati dalle calamità naturali che hanno riguardato gran parte delle regioni italiane,  l’attuazione dell’autonomia differenziata richiesta da alcune regioni sulla scorta dell’art.116 della Costituzione, il riordino delle procedure delle Commissioni paritetiche afferenti le Regioni a statuto speciale e infine le attività di sensibilizzazione che i Consigli regionali stanno portando avanti  sulle questioni che riguardano la legalità ed il contrasto alle mafie.

In qualità di coordinatore delle Autonomie speciali Ganau ha posto l’attenzione sull’applicazione del regionalismo differenziato per il quale si è detto favorevole solo a condizione che vengano rispettate le condizioni che consentono un sistema perequativo in grado di colmare i deficit di sviluppo delle diverse aeree del Paese.

«Differenziazione che è cosa ben diversa dalla Specialità – ha sottolineato il presidente Ganau – che non deve essere rappresentata come separatezza e privilegio,  ma neanche come una fastidiosa anomalia. Storicamente ha aperto la strada all’esperienza regionalistica in Italia e tuttora opportunamente valorizzata può rappresentare, e in diversi aspetti già rappresenta, la prospettiva più avanzata dell’autonomia capace di coniugare i principi generali con aspettative ed istanze tipiche e necessariamente diverse di taluni territori, nel loro insieme espressione di identità locali. Ritengo debba essere rilanciata – ha aggiunto – migliorando gli strumenti di elaborazione delle norme di attuazione che oggi possono essere anche strumenti di attualizzazione degli Statuti».

All’incontro al Quirinale erano presenti anche i vice coordinatori Roberto Ciambetti (presidente del Consiglio regionale del Veneto),  Antonio Mastrovincenzo (presidente del Consiglio regionale delle Marche) e il direttore generale della Conferenza Paolo Pietrangelo.

 

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