La Giunta modifica i criteri per i contributi alle associazioni culturali

L’assessore Dessena: presto sarà pronto un disegno di legge per modificare le modalità di finanziamento  per gli spettacoli dal vivo.

di Antonio Tore

 

Teatro, musica e danza: sono stati modificati i parametri per il finanziamento allo spettacolo dal vivo. Su proposta dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena, la Giunta ha oggi approvato le modifiche ai criteri previsti, ammodernando e adattando l’applicazione dell’articolo 56 della legge regionale 22/90.

“È una grande soddisfazione essere riusciti a modificare una delibera che permaneva da tanti anni, causando un diffuso e generale scontento del comparto” ha detto Dessena. “Sui criteri vigenti ci sono stati problemi ogni anno e richieste continue di modifiche da parte degli operatori dello spettacolo dal vivo. Si è giunti finalmente al risultato, attraverso modalità delle quali siamo particolarmente convinti e orgogliosi, ovvero con un tavolo inclusivo e partecipato insieme a tutti i rappresentanti del settore. Con loro ci si è più volte riuniti e si è discusso ogni dettaglio, facendo riferimento all’evoluzione del quadro normativo in materia. Ma più che alla composizione delle strutture abbiamo concordato di dare priorità alla valutazione dei progetti. Questo è solo un primo passo: da qui a breve riuniremo di nuovo il tavolo per parlare del disegno di legge”.

Il percorso di ascolto intrapreso in questi mesi tra l’Assessorato e i rappresentati delle organizzazioni dei settori ha portato a diverse modifiche dei criteri. Tra queste, l’introduzione di nuove tipologie di soggetti ammissibili, i requisiti di accesso al contributo regionale e alle premialità e alcuni aspetti concernenti la rendicontazione. “Al bando potranno accedere, per esempio, le compagnie che abbiano tre anni di attività invece che cinque – ha precisato l’assessore Dessena – e potranno inoltre partecipare le aggregazioni Ats e Ati (associazioni temporanee di scopo e impresa) che precedentemente non erano previste. Incentiviamo questa buona pratica con delle premialità. Il punteggio è stato sostanzialmente ricalibrato: dalla struttura, ovvero dalla capacità occupazionale e di gestione dei teatri, la valutazione si sposta agli elementi relativi a produzione, diffusione e organizzazione degli spettacoli”.

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