La guerra ritorna a bussare

di Roberta Manca

Le origini di questo ennesimo conflitto ha origine nel 2014 quando venne rimosso il Presidente  filorusso Viktor Janukovyč, e nella penisola della Crimea e nella regione del Donbass ebbero luogo delle proteste a favore della Russia.

Questa guerra rappresenta quindi una manifestazione del profondo e diffuso scontro politico, diplomatico e militare che è in atto da anni fra i due Paesi.

Probabilmente l’Europa avrebbe dovuto da tempo prendere le difese dell’Ucraina e far sentire la propria voce già da quando venne occupata la penisola della Crimea e si presentaro i primi scontri nella regione del Domnbass, ma si è preferito non intervenire anche per non pregiudicare i forti interessi economici che l’Europa ha con la Russia. In modo particolare per le forniture di Gas.

Il 24 febbraio 2022 segna una data importante e assai preoccupante per tutti e non solo per i diretti interessati.

Gli scenari politici e militari sono in costante evoluzione e nulla lascia prevedere una soluzione pacifica della crisi.

Al di la di ogni dubbio resta il fatto che l’azione della Russia è una vera è propria invasione. Una dichiarazione di guerra non formulata ma in atto. Lo dimostrano i tragici avvenimenti di questi giorni.

Ora milioni di Ucraini dovranno lasciare le proprie case e trovare rifugio e accoglienza e abbandonare l’Ucraina. I dati sono allarmanti, si parla di milioni di sfollati Ucraini, e di alcuni milioni  di rifugiati che in questi gironi stanno lasciando il proprio Paese. Questo fenomeno sta generando tutta una serie di difficoltà non solo di tipo organizzativo ma anche logistico per tutti i Paesi dell’Europa ma in particolare con gli Stati confinanti con l’Ucraina.

L’Italia sta facendo la sua parte e la Sardegna non si è certamente tirata indietro, anzi…Centinaia di Associazioni si sono attivate e anche tantissimi privati ha dato la propria disponibilità ad accogliere gli ucraini.

Il Console dell’Ucraina di Cagliari, Dott. Anthony Grande e il suo staff, si sono attivati da subito e senza sosta  stanno cercando di coordinare e organizzare gli aiuti al popolo ucraino anche con delle missioni in loco per andare a prendere i le donne e i bambini bisognosi di accoglienza.   

L’Italia dipende dalla Russia per le sue forniture energetiche per circa il 40% del suo fabbisogno. Questo sarà un grande problema  che tutti noi italiani e europei dovremo affrontare

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