Marce per la pace nel Mediterraneo e non solo

di Massimo Dotta

Peace Boat – Barcellona – 5 novembre 2019 – Cagliari 10 novembre 2019 MEDITERRANEO, MARE DI PACE E LIBERO DA ARMI NUCLEARI.

Il progetto Mediterraneo Mare di Pace, rotta marittima della “2ª Marcia mondiale per la Pace e la Nonviolenza” è nato in Spagna da Mundosinguerras y sin violencia ed è stato sviluppato a Palermo in Italia e Pirano in Slovenia dov’è stata ideata la Marcia a vela sul mare giunta ora a Barcellona.

Ci proponiamo di impostare un percorso tra diverse esperienze, unite nel comune desiderio per un Mediterraneo di pace, col fine di interconnettere le iniziative territoriali in un contesto globale.

  Obiettivi del viaggio

  – Promuovere la solidarietà tra paesi costieri per trovare soluzioni a problemi e conflitti del contesto mediterraneo

  – Creare le condizioni per un’area d’integrazione tra i popoli millenari che lo abitano

  – Giungere a un Trattato per un Mare di pace libero da armi nucleari

  Il disarmo nucleare è uno dei temi principali della Marcia.

  Esistono vaste aree del pianeta in cui il disarmo nucleare è divenuto concreto: America Latina e Caraibi, Sud Pacifico, Sud-Est asiatico, Africa, Antartide, Spazio, Fondali marini. Con questo spirito e in sinergia con ICAN, Campagna internazionale Premio Nobel per la pace 2017, la 2a Marcia mondiale sostiene il nuovo Trattato ONU di proibizione delle armi nucleari.

  Sul Mediterraneo convergono Culture diverse che talvolta si affrontano in guerra. È divenuto mare di morte, abisso tra Africa Medioriente ed Europa per la perdita colpevole di vite umane migranti.

  “Mediterranean Mar de Paz” mira a trasformare queste acque, culla di molte culture in un luogo di dialogo e integrazione tra i popoli.

  La barca a vela Bamboo della Fondazione Exodus guidata dai marinai di Nave di Carta, è partita dal porto di Genova dove a maggio 2019 portuali e pacifisti hanno bloccato con la nonviolenza un carico d’armi verso la guerra in Yemen.

  La Bamboo ha sostato a Marsiglia, città di storia e relazioni sul Mediterraneo, verso la quale domani si dirigerà la Peace Boat, situata nei pressi del porto nucleare militare francese di Tolone. Abbiamo incontrato gli attivisti che accoglieranno la Peace Boat a Marsiglia e avuto un ottimo scambio di idee e proposte con loro.

  Nella bella città catalana di Barcellona è stata firmata nel1995 la Dichiarazione EuroMediterranea per il disarmo – anche nucleare – la cooperazione e l’ambiente, a livello di Stati. Qui oggi incontriamo la Peace Boat, dell’ong giapponese che racconta l’olocausto atomico di Hiroshima e Nagasaki, viaggiando sui mari del mondo.

  Meteo permettendo, saremo prossimamente a Tunisi sede del World Social Forum 2013, e a Palermo dove il sindaco Orlando ha lanciato una rete d’Ambasciate per la Pace tra città Mediterranee. Proposta che ha inviato a diversi colleghi, tra i quali l’alcaldesa di Barcellona Ada Colau. 

  Coi nostri incontri vogliamo nel tempo gettare le basi per queste Ambasciate, nate dall’esperienza degli anni Novanta in Iraq e Balcani, quando moltissime persone si mobilitarono nella resistenza nonviolenta alla guerra.

  Queste iniziative possono divenire un riferimento e affermare il diritto universale alla pace, assieme alle campagne che lo promuovono in Europa Maghreb e Medio Oriente.

La Marcia sul Mare terminerà a Livorno, porto nucleare militare italiano che rifornisce le guerre del Mediterraneo, con le armi del più grande arsenale situato fuori dagli Stati Uniti.

  Dopo il viaggio sul Mediterraneo occidentale intendiamo farne un’altro ad oriente, a partire dal golfo che ospita due porti nucleari di transito, Trieste in Italia e Koper in Slovenia; dove cercheremo di implementare il Trattato di Pace tra Italia e Paesi vincitori della seconda guerra mondiale, che previde un Territorio smilitarizzato e neutrale, ora diviso fra Italia Slovenia e Croazia.

 Applicando la risoluzione nº16 del Consiglio di Sicurezza e sulla base del nuovo Nuclear Ban Treaty, proponiamo la denuclearizzazione di Trieste e Koper e una Nuclear Free Zone del Mediterraneo.

  I viaggi nel Mediterraneo, occidentale e orientale, mirano a costruire una diplomazia dei movimenti e delle città, indispensabile ad affrontare con la nonviolenza i conflitti esistenti, mentre le guerre in Ucraina Siria Libia e Palestina causano tragedie e migrazioni ulteriori.

 Sulle coste adriatiche, incontreremo la marcia gandhiana Jai Jagat, che arriverà questa estate dall’India in Europa attraverso i Balcani, e ad ottobre parteciperemo in Italia alla tradizionale Marcia per la pace Perugia / Assisi.

  Una volta costituita la prima rete d’Ambasciate, e partiti i contatti a livello istituzionale, lavoreremo per contribuire a una Conferenza Mediterranea di Pace, da realizzare se possibile sulla Peace Boat, bellissima cruiser d’epoca costruita ai cantieri navali di Monfalcone, presso Trieste.

  Mediterraneo Mar ei Paz è un progetto a lungo termine. Andiamo per terra e per mare per la pace e la nonviolenza, chiedendo la vostra collaborazione.

 Grazie a Alessandro Capuzzo e a tutto l’equipaggio.

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