Operatori tedeschi in un “Itinerario enoturistico dei borghi di eccellenza”
Un percorso con iniziative pilota che coinvolge il mercato tedesco, che oggi si chiude con un educational e press tour di tre giorni che coinvolge i territori dell’Oristanese e della Gallura
redazione
“Cibo, territorio, cultura e identità: su queste parole chiave stiamo lavorando per rendere il turismo enogastronomico un prodotto strutturato, di qualità e vendibile. In questo percorso si inseriscono le iniziative pilota che abbiamo realizzato sul mercato tedesco, che oggi si chiudono con un educational e press tour di tre giorni che coinvolge i territori dell’Oristanese e della Gallura”. Con queste parole l’assessora del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas ha presentato oggi a Oristano il momento finale di “Itinerario enoturistico dei borghi di eccellenza”, organizzato dall’assessorato del Turismo col supporto dell’agenzia regionale LAORE e la collaborazione dell’assessorato dell’Agricoltura e di Italcam, Camera di Commercio italotedesca.
Germania mercato attento. L’iniziativa è nata come integrazione del progetto “Territori del vino e del gusto”, un percorso di qualità che nella primavera/estate del 2017 ha coinvolto sette comuni (Aggius, Atzara, Baunei, Cabras, Nuoro, Orosei, Sant’Antioco e La Maddalena) e i prodotti agroalimentari e artigianali, l’ospitalità turistica e le risorse ambientali e culturali dei loro territori. “Per questa seconda fase del progetto abbiamo scelto la Germania – ha detto la titolare del turismo – perché è un mercato attento e sensibile alla nostra offerta. Abbiamo intenzione di continuare con altre azioni promozionali in paesi come Svizzera e Francia, nei quali c’è molto interesse per ciò che la Sardegna ha da offrire.”
Cibo e turismo. I primi due eventi sono stati realizzati a Monaco di Baviera e Stoccarda, nel dicembre scorso. Laboratori di wine and food, showcooking, insieme a degustazioni di 30 prodotti di eccellenza chiamati a rappresentare l’offerta agroalimentare regionale e selezionati dagli esperti del Gambero Rosso e di Slow Food Cagliari: vini doc e docg, formaggi dop, olio extravergine di oliva dop, prodotti ittici e dolci tradizionali. Adesso, dall’11 al 14 febbraio, 16 tra giornalisti, tour operator e buyer tedeschi saranno in Sardegna per scoprire che “c’è un’altra Sardegna al di là del mare”, come dice il claim dell’iniziativa. Durante il suo soggiorno, la delegazione assisterà alla Sartiglia di Oristano e ai riti che la accompagnano, visiterà aziende agroalimentari e turistiche dei territori coinvolti, conoscerà siti archeologici suggestivi come l’area di Santa Cristina e la Tomba dei Giganti Coddu Vecchiu, in territorio di Arzachena.
Grandi potenzialità per turismo enogastronomico. “La scelta di iniziare questa “esplorazione” dalla Sartiglia – ha detto ancora l’esponente della Giunta regionale – nasce dalla volontà di presentare alla delegazione tedesca la nostra storia e la convivialità delle nostre comunità, ma la collaborazione con le agenzie regionali agricole e quella indispensabile con Comuni e imprese ci aiuta anche a dare una lettura contemporanea e attuale dei nostri territori. Riteniamo che il turismo enogastronomico adesso sia ancora una nicchia ma ha potenzialità di sviluppo enormi, soprattutto con il coinvolgimento di enti locali e imprese.”
Spinta all’export. Al tempo stesso, ha spiegato Argiolas “l’agroalimentare non è soltanto un’esperienza da offrire al viaggiatore che soggiorna in Sardegna. Il turismo infatti può aiutare a incrementare le esportazioni delle nostre produzioni e avere un impatto sul sistema territoriale. Per esempio, dando al turista la possibilità di acquistare nel suo paese le specialità che ha conosciuto da noi. È per questa ragione che, oltre alla stampa e agli agenti di viaggio, fondamentali per raccontare i territori e far conoscere strutture ricettive e ospitalità turistica, abbiamo voluto coinvolgere in questo tour anche importatori dell’agroalimentare: per chiudere accordi commerciali con le nostre aziende e portare le produzioni sarde in Germania.”
Piccoli ma bravi. “Il nostro obiettivo – ha detto infine Maria Ibba, direttrice di LAORE Sardegna – è dimostrare modernità e importanza delle nostre eccellenze agroalimentari per favorire la loro commercializzazione. Siamo piccoli, questo è vero, ma siamo bravi e capaci di produrre grande qualità, come dimostrano i successi raccolti dal nostro agroalimentare nelle manifestazioni internazionali.”
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