Rubrica: “Una Strada, un Personaggio,  una Storia” – via Alberto Riva Villasanta

Ogni settimana parleremo di una strada di Cagliari raccontando  la storia del personaggio a cui è dedicata. Si  potranno scoprire così tramite la loro biografia  delle persone,  molte volte sconosciute, legate alla storia di Cagliari  e italiana 

di Jessica Orrù

La lunga e stretta strada che arriva fino a Piazza Italia cuore e centro di Pirri è dedicata ad Alberto Riva Villasanta, giovane e valoroso militare sardo morto durante la prima guerra mondiale. Egli nacque a Cagliari nel 1900 in una famiglia di militari. Compie i primi studi al liceo cittadino Siotto Pintor, ma allo scoppio della prima guerra mondiale si trasferisce con la famiglia a Milano dove frequenta l’istituto militarizzato di San Celso.

Il padre Giovanni, maggiore della brigata Sassari, cadde combattendo sull’altopiano di Asiago il 7 Giugno 1916. Ai primi di Ottobre del 1917, all’età di 17 fugge da casa per arruolarsi volontario, e avendo falsificato il certificato di nascita, venne arruolato come ufficiale nella Brigata Salerno.

Poco dopo parte per il fronte e prende parte a diversi combattimenti sul Monte Grappa e sul Piave, dimostrando il suo valore. Prese parte ad un corso per allievi ufficiali presso il comando della 3 armata, arrivò primo, ottenendo col grado di Aspirante e l’assegnazione al corpo da lui prescelto dei bersaglieri. Nell’agosto del 1918, sul Piave, al comando di un plotone si guadagnò una medaglia d’argento.

Fu promosso sottotenente di complemento sempre nell’ottavo reggimento Bersaglieri  e gli fu affidato il comando delle fiamme cremisi reggimentali (gruppo d’assalto creato durante la prima guerra mondiale).

Il 4 Novembre 1918, al bivio di Paradiso pochi minuti prima della cessazione delle ostilità, cadde alla testa dei suoi uomini mentre gli austro-ungarici erano già in ritirata. Fu l’ultimo soldato italiano a morire durante la Grande guerra.

Davanti alla salma del giovane eroe sardo sfilarono rendendogli gli estremi onori bersaglieri e cavalleggeri con alla testa il comandante della divisione Gustavo Fara.

La sua morte fu commemorata , il 13 Aprile 1919 dal Duca D’Aosta in occasione del cippo innalzato per commemorare gli eroi del Paradiso, e il 4 Novembre dello stesso anno da Gabriele D’annunzio a Roma durante le celebrazioni per il primo anniversario della vittoria.

L’episodio della sua morte è eternato nel basamento del monumento al Bersagliere che sorge a Roma .La mitragliatrice nemica che lo uccise è conservata al museo del Bersagliere. Nella sua casa di piazza Costituzione a Cagliari è stata murata una lapide in sua memoria.

 

 

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