8 marzo a Isili: la giornata mondiale del rene 2018
I reni e la salute delle donne” è lo slogan scelto quest’anno per la Giornata mondiale del rene, che si celebrerà giovedì 8 marzo, in concomitanza con la Festa della donna. È alle donne, ma non solo, che saranno dedicate le attività di informazione, prevenzione e screening organizzate dall’Azienda per la Tutela della Salute della Sardegna.
di Antonio Tore
Dalle piazze alle scuole, passando per gli “ospedali aperti”, le equipe di Nefrologia e Dialisi scenderanno in campo per sensibilizzare la popolazione, giovane e meno giovane, all’importanza della cura di questi preziosi organi.
A Isili, all’ospedale “San Giuseppe di Calasanzio” si svolgerà, alle 9 nella Sala conferenze, un incontro multidisciplinare, organizzato dalla Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi, con varie figure professionali coinvolte nella tutela della salute della donna. La concomitanza con la Giornata Internazionale della Donna, offre l’opportunità di riflettere sull’importanza della salute femminile, di promuovere l’accesso all’educazione della salute, all’assistenza sanitaria e alla prevenzione. Al termine della conferenza e fino alle 13.30 gli ambulatori Nefrologici rimarranno a disposizione della popolazione per il rilievo della pressione arteriosa e per attività di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie renali.
Le diverse iniziative sul territorio puntano ad accrescere l’attenzione nei confronti del danno renale cronico e mirano a sottolineare l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, quest’anno in particolare nei confronti delle malattie autoimmuni che interessano in prevalenza le donne.
Negli ultimi due decenni in Italia, come nel resto dell’Europa, il numero dei pazienti avviati alla dialisi è più che raddoppiato, e continua a crescere, interessando soprattutto le persone con più di 65 anni. Alla base dell’aumento delle nefropatie ci sono soprattutto le ‘patologie del benessere’ quali diabete, gotta, ipertensione, oltre all’allungamento della vita e all’assenza di sintomi evidenti, fattore che consente alle malattie renali di svilupparsi per lungo tempo in maniera indisturbata.
Tra le cause delle nefropatie anche le glomerulonefriti, patologie infiammatorie provocate da un’ostruzione delle vie urinarie o più spesso legate a un uso inappropriato di farmaci, le malattie renali ereditarie, tra le quali i reni policistici e le lesioni renali secondarie a malattie delle vie urinarie.
Oltre che lavorare sul fronte della cura – dialisi e trapianto di rene – l’impegno del sistema sanitario si sta orientando sempre di più verso il trattamento precoce e la prevenzione delle nefropatie. Prevenzione che comincia dai corretti stili di vita: «Tra le regole d’oro che possono aiutare a mantenere in salute i propri reni – ricordano gli specialisti Ats – quella di praticare regolare attività fisica, sottoporsi a periodici check-up per la glicemia e la pressione, tenere sotto controllo il peso, limitare il consumo del sale a tavola, bere circa due litri di acqua al giorno, evitare il fumo e l’uso abituale di farmaci non indicati dal medico».