Cagliari, per cinque giorni capoluogo dell’Universo

Dal 4 all’8 settembre 2017 si svolgerà a Cagliari, il Symposium dell’Unione Astronomica Internazionale. Si incontreranno 160 astrofisici per discutere dei ‘Maser’. I ‘Maser’ sono dei markers che consentono di studiare e misurare i movimenti del gas nello spazio. L’ingresso al simposio è gratuito.

di Annalisa Pirastu

Centosessanta astronomi da ventisei Paesi si confronteranno a Cagliari dal 4 all’8 settembre 2017, in occasione del symposium dell’Unione Astronomica Internazionale (IAU), dal titolo ‘Astrophysical Masers, Unlocking the Mysteries of the Universe’. L’evento è organizzato per la parte scientifica, dai ricercatori Andrea Tarchi e Mark Reid (chair e co-chair del Scientific Organising Committee – SOC) dall’Osservatorio Astronomico di Cagliari INAF-OAC e del Center for Astrophysics dell’Università di Harvard.

La parte logistica ed organizzativa è affidata al Local Organising Committee – LOC, coordinato da Silvia Casu, ricercatrice INAF-OAC, e composto, oltre che dallo stesso dr. Tarchi in qualità di co-chair, da Paola Castangia, Gabriele Surcis, Davide Coero Borga, Tiziana Coiana, Sergio Poppi, Pino Melis e Paolo Soletta.

Saranno 5 giorni molto intensi che si svolgeranno nelle sale dell’Hotel Regina Margherita.  I relatori proporranno ottanta interventi e saranno  esposti sessantacinque poster scientifici sull’argomento dei “maser”. I maser sono un particolare tipo di emissioni elettromagnetiche in grado di far individuare, grazie alla loro osservazione con i radiotelescopi, nubi di gas in ambienti astrofisici, galattici ed extragalattici.

L’eccezionalità dell’evento vede oltre la stessa IAU, anche la partecipazione del Comune di Cagliari che ha deciso di patrocinare l’evento. L’Unione dei Comuni del Gerrei dove si trova il radiotelescopio, ha contribuito come partner alla sua realizzazione. L’Unione Astronomica Internazionale, IAU è il principale ente astronomico al mondo e rappresenta le Associazioni astronomiche nazionali di 79 Paesi oltre che numerosi associati singoli.

La IAU ha come obiettivo il miglioramento, la condivisione e la diffusione delle conoscenze più avanzate in vari campi della ricerca astronomica e astrofisica. IAU, inoltre, è l’unico ente riconosciuto per l’assegnazione dei nomi di stelle, costellazioni, galassie, nebulose, pianeti, comete, meteoriti e molti altri oggetti celesti. Nel 2006, l’ UAI ha ‘declassato’ Plutone da pianeta a pianeta nano introducendo questa nuova categoria. Sito ufficiale: www.iau.org

“Siamo particolarmente orgogliosi di poter ospitare questo simposio IAU per la prima volta in Europa su una tematica, quella dei maser astronomici, che vede i gruppi di ricerca nazionali e sardi fortemente coinvolti e attivi nelle grandi collaborazioni internazionali” dichiara Andrea Tarchi.

Il programma del LOC  è denso di attività come la giornata nel Gerrei. Gli astronomi saranno ospiti a pranzo a San Basilio, e proseguiranno con le visite al sito di Pranu Muttedu presso Goni (sessanta menhir ed altre vestigia dell’Età del Rame si trovano in loco da cinquemila anni) e al Sardinia Radio Telescope, il grande radiotelescopio gestito dall’Osservatorio Astronomico di Cagliari INAF-OAC che rappresenta uno degli strumenti più avanzati al mondo per l’osservazione dei maser. L’acronimo M.A.S.E.R. significa Microwave Amplification by Stimulated Emission of Radiation. Esistono maser artificiali, creati appositamente in laboratorio ma esistono anche maser naturali, astronomicamente osservabili come quelli di cui tratta il symposium.

“Sono eventi come questo – dichiara Andrea Possenti, Direttore dell’INAF-OAC fino al 2018,– che fanno capire, a soli quattro anni dalla sua inaugurazione, che la realizzazione del Sardinia Radio Telescope era la strada giusta per far emergere la Sardegna ed i suoi talenti diventando, in pochi anni, un vero e proprio riferimento mondiale”. La cena sociale si terrà nella Corte in Giorgino, dove, il primo Maggio da quasi mezzo millennio, Sant’Efisio viene fatto sostare per cambiare le vesti ed il carro nel tragitto verso Pula. Ci saranno anche delle attività di divulgazione e didattica previste per Venerdì 8 settembre 2017 all’Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari. Aprirà l’evento il laboratorio per bambini dai sette ai dieci anni, intitolato “Il codice a barre dell’universo: alla scoperta dello spettro elettromagnetico e della spettroscopia”.

Il laboratorio, basato sul format ASTROKIDS dell’INAF, sarà guidato da Silvia Casu, responsabile dell’Area Divulgazione e Didattica dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari, in collaborazione con un gruppo di studenti del Liceo Scientifico Pitagora di Selargius per il percorso di Alternanza Scuola Lavoro. La partecipazione è libera e prevede un’iscrizione da effettuare alla seguente email: divulgazione@oa-cagliari.inaf.it.

Il giorno seguente, 9 settembre, il laboratorio sarà riproposto a San Basilio.  Dopo i laboratori per bambini, alle 18.30, sarà ospite d’eccezione del symposium l‘attuale Segretario Generale della IAU, il Professor Piero Benvenuti, ex accademico dell’Università degli Studi di Cagliari ed ex presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, che parlerà di “Origine ed evoluzione dell’Universo, quello che la scienza può e non può dire”e risponderà alle domande dei presenti.

“Congressi così importanti come un Simposio dello IAU non posso essere pensati solo come grandi occasioni per gli addetti ai lavori, ma rappresentano una occasione imperdibile per parlare di scienza e dei risultati della ricerca con un pubblico più vasto possibile. Ecco perché abbiamo deciso di chiudere il Simposio con un laboratorio ludico per i più piccoli su temi legati alla luce e alla spettroscopia e con un momento di incontro pubblico con personaggi di eccellenza nel panorama della ricerca su temi di ampio interesse come l’origine e l’evoluzione dell’Universo” dice Silvia Casu.

Al termine della lettura pubblica è prevista una degustazione di vini e formaggi offerta dagli sponsor del symposium: Azienda Vitivinicola Ferruccio Deiana, Caseificio Formaggi Aresu, Chef Service, Acqua Smeraldina
 

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