CNA: In Sardegna le imprese artigiane sono diminuite del 18%.

Un rapporto della organizzazione degli artigiani evidenzia le difficoltà del settore anche nell’isola. Solamente il 9% opera oltre i confini della Sardegna.

 

di Antonio Tore

La ricerca è stata effettuata su un campione di 700 imprese e fotografa la reale condizione delle aziende artigiane della Sardegna attraverso i principali rilevatori economici (ordini, fatturato, occupazione, accesso al credito e costi di produzione), offrendo un quadro aggiornato sulla particolare congiuntura economica e importanti indicazioni per valutare l’impatto che il protrarsi della crisi sta avendo sul sistema delle imprese artigiane sarde.

Il sistema dell’artigianato regionale era cresciuto con continuità fino al 2008, quando in Sardegna erano censite ben 43 mila imprese artigiane contro le circa 35 mila di oggi: alla fine del 2017 si contano (rispetto al 2008) qualcosa come 7.660 imprese in meno (quasi il 18% rispetto al 2008). Eppure, nonostante queste difficoltà, gli artigiani continuano a rappresentare un quarto del sistema imprenditoriale della Sardegna. Nel 2017, rispetto allo stesso periodo del 2016, il numero di imprese artigiane attive si è ridotto del 2%, e guardando al dato settoriale, purtroppo, sono ancora pochi i segnali positivi.

In cinque anni le piccole imprese artigiane che contano tra 2 e 3 addetti hanno ridotto l’occupazione di circa 1.200 unità. Nell’isola solo 9 imprese artigiane su 100 operano oltre i confini regionali e solo l’1,4% degli artigiani negli ultimi tre anni ha investito in internazionalizzazione

Nel settore del credito si riduce la percentuale di imprese che segnala un 9% di deterioramento delle condizioni complessive di finanziamento, che era il 16% nel 2015 e il 31% nel 2011. Rimangono, tuttavia, elevate le richieste di rientro anche parziale sui crediti già concessi: 57% del campione.

Nel comparto delle costruzioni più di un terzo degli artigiani continua ad indicare ulteriori cali del fatturato

Nonostante le difficoltà gli artigiani rappresentano un quarto del sistema imprenditoriale della Sardegna, il 24,7% delle imprese attive

Piras e Porcu (Cna) dichiarano: “Le difficoltà delle piccole imprese non solo dovute al portato della crisi, ma anche al fatto che le azioni di sostegno ai sistemi produttivi sono sempre più pensati e tarati a misura delle imprese più grandi. E’ urgente, perciò, un tavolo di confronto con il governo regionale per aggiornare la strumentazione esistente e valutare modalità e fattibilità degli interventi da attuare. Bene il piano straordinario del lavoro a condizione che siano le imprese ad aprire i cantieri nei comuni e non i Municipi”

Anche grazie alle buone performance del turismo regionale si è stabilizzata la situazione nel settore alberghiero e della ristorazione, mentre il commercio al dettaglio si mostra come l’unico settore col segno positivo. Grosso modo stabili in numero le imprese artigiane del settore manifatturiero agroalimentare, mentre continuano a soffrire legno e carpenteria metallica.

Ancora critica la situazione nell’edilizia: alla fine del 2017 le imprese artigiane di costruzioni erano 13.082, contro le 13.395 di fine 2016. Negativo anche il dato dei trasporti, con altre 77 aziende sparite dal registro delle imprese attive. Al livello territoriale i segnali negativi sono generalizzati, con il calo maggiore che si registra nella provincia di Oristano.

 

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