Il Festival dell’Oriente a Cagliari

di Paolo Piu

Un appuntamento imperdibile quello del 6 e 7 settembre e quello del weekend successivo nello spazio della Fiera di Cagliari, che ospita in queste date la terza edizione del Festival dell’Oriente, a lungo atteso dopo il successo di quelle precedenti, sia per la presenza del pubblico che per il numero di Paesi asiatici presenti, occupando sei padiglioni fieristici, tra esposizione di artigianato, pratiche di meditazione indiana, arti marziali, vari tipi di massaggi rilassanti e cucina tradizionale orientale. L’aspetto più spettacolare e che maggiormente ha colpito i numerosi visitatori dell’edizione di quest’anno è stata l’esibizione dei danzatori dei diversi Paesi, dal Giappone al Medio Oriente, dall’India alla Corea del sud, ammirati ed applauditi sui due palchi montati nei diversi padiglioni.

 A parte il gruppo degli Hare Krishna, sempre presenti nelle diverse occasioni per diffondere la conoscenza vedica dell’India antica, quest’anno purtroppo sono mancati gli incontri culturali presenti nella prima edizione del festival, indispensabili per aiutare a comprendere l’intricato mondo orientale attraverso i suoi sistemi filosofici, tutt’altro che semplici,

soprattutto per la mentalità europea basata prevalentemente sull’aspetto razionale della mente e dei fenomeni naturali. In questo modo il rischio è quello di ridurre il festival a un piano basato prevalentemente sull’aspetto commerciale. Fortunatamente non sono mancate le diverse iniziative portate avanti dai vari espositori, quali la vestizione con gli abiti cerimoniali tradizionali, la preparazione del tè e le diverse forme di scrittura caratteristiche dei Paesi dell’estremo oriente, che sempre esercitano una forte presa sul pubblico occidentale.

La presenza di tanti visitatori presenti ha comunque decretato anche quest’anno il successo della manifestazione, lasciando vivo il desiderio di vedere ancora una volta il festival dell’oriente nella nostra città, arricchito di novità culturali ed espositive, che il vasto  spettro panoramico dell’immenso continente asiatico può ancora una volta offrire agli spettatori amanti e desiderosi di conoscere questa realtà per molti aspetti sempre affascinante e misteriosa.

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