Più Italia in Europa

di Giorgio PCA Mameli

In Europa l’Italia si fa notare per via del Panzeri Pier Antonio e dei suoi amici. La Commissione europea se la ride per le misure, bocciate, sul Pos e i contanti. L’avvocato di Silvia Panzeri vuol sapere se nelle carceri belghe si osservino i principi dei diritti dell’uomo.

«Più Italia in Europa!» ha detto la Meloni Giorgia, Presidente del Consiglio, con l’intenzione di scuotere l’Italia e magari anche un po’ terrorizzare l’’Europa. In verità questo grido di dolore è arrivato fuori tempo massimo: in Europa e in Italia. In verità di Italia in Europa ce n’è un bel po’, anzi, anche troppa. Sono stati esportati alcuni manufatti made in Italy di tutto rispetto: il buon umore e un pizzico di cialtroneria. Ora negli ultimi tempi in cialtroneria si è andati un po’ oltre, ma comunque ci sta. Un ex parlamentare europeo, tre legislature, prima si è fatto corrompere e poi ha indossato i panni del corruttore. Così dicono gli inquirenti del Belgio. Alti pianti e indignazione e arrabbiatura sesquipedale si sono levati dalla base di sinistra, colpita nell’onore, mentre il vertice s’è dichiarato, con tutta la capacità burocratica di cui è capace; parte lesa. La base s’è messa a recriminare sui bei tempi, quando la moralità era (quasi) di moda, dimenticando un fatto: il Panzeri Pier Antonio è nato nel 1955 è diventato segretario della Camera del Lavoro Metropolitana quando aveva quarant’anni, anno di grazia 2005, quindi ha fatto tutta la gavetta nel vecchio PCI, Enrico Berlinguer è morto nel 1984, ma non deve aver imparato granché e se ha imparato qualcosa l’ha dimenticato presto e tutto. Così va il mondo. Se questa vicenda fa lacrimare, la base, altro fa  invece ridere, e nella Commissione Europea lo stanno ancora facendo. Dopo le sparate sull’andare in Europa a testa alta e con la schiena dritta e a sistemare le cose,la Commissione ha bocciato tutte le misure identitarie prese dal governo di destra a partire dal Pos e dall’innalzamento ai contanti. Per dirne due. E ci vorrà poco quando saranno bocciate anche le risibili misure strombazzate sulla giustizia dal neo ministro Nordio Carlo. In attesa di questo nuovo show ecco pronto a coprire l’intervallo l’avvocato delle signore Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, rispettivamente moglie e figlia di quel Panzeri Pier Antonio collezionista di bancanote. L’avvocato De Riso (si legge De-Riso e non Deriso come potrebbero ironizzare alcuni maligni) s’è opposto alla richiesta di estradizione della signora Silvia Panzeri in Belgio dichiarandosi, tg3 della Lombardia del 20 gennaio, in attesa acciocché:«il Ministero (della Giustizia italiano) possa accertare se nelle carceri belghe vengano osservati i principi generali della convenzione europea dei diritti dell’uomo e cioè un trattamento equo». Lo scompiscio è d’obbligo. Come del resto la ricerca del senso del ridicolo. Forse è meglio l’augurio affinché in Europa ci sia sempre meno Italia, con buona pace della Meloni Giorgia, Presidente del Consiglio. E ancora non s’è parlato esplicitamente di pizza e mandolino, ma è nelle cose.

Buona settimana e Buona fortuna

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