Spano: “Riforma Arpa determinante  per la  qualità dell’ambiente e la sicurezza della salute”

Assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano: “Fondamentale la novità introdotta dalla riforma delle Arpa, le Agenzie per la protezione dell’ambiente, cioè una concezione sistemica sotto il coordinamento di Ispra per assicurare la massima efficacia”

 redazione

“Per esercitare correttamente la funzione di controllo pubblico in materia di qualità dell’ambiente e sicurezza della salute delle persone, è fondamentale la novità introdotta dalla riforma delle Arpa, le Agenzie per la protezione dell’ambiente, cioè una concezione sistemica sotto il coordinamento di Ispra per assicurare la massima efficacia”. Così al Forum PA Donatella Spano, assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna e coordinatrice della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, durante l’incontro dedicato al Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente.

La legge 132/2016, che ha riformato le Arpa e attribuito un forte ruolo di coordinamento all’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, segna un traguardo notevole delle politiche ambientali e, grazie all’introduzione dei livelli essenziali di protezione ambientale, permette di indirizzare l’azione delle amministrazioni verso un’omogeneizzazione della protezione ambientale sull’intero territorio nazionale.

“Solo attraverso una continua e proficua cooperazione e collaborazione tra le Regioni, il Sistema agenziale e il Ministero dell’Ambiente possono essere portate avanti le necessarie misure di progettazione condivisa”, ha detto l’assessora Spano che, nella Conferenza delle Regioni, aveva proposto di istituire all’interno della Commissione ambiente un Tavolo Permanente, in cui discutere e trovare dei punti di accordo per la gestione di tutta l’operatività e l’applicazione della legge.

“Altro elemento rilevante per le Regioni – ha concluso – è il necessario adeguamento delle leggi istitutive delle Agenzie per l’ambiente secondo la nuova legge entro il mese di luglio. Per le Regioni significa avere la possibilità di adottare direttive comuni per l’obiettivo dell’omogeneità quale requisito imprescindibile”.

 

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