Telemedicina: opportunità in Sardegnaper fornire alta specialità nelle zone lontane

Assessore Luigi Arru: “La telemedicina non può e non deve sostituire la relazione frontale medico-territorio, presuppone sempre il consenso informato del paziente, ma ci può aiutare a mettere insieme diverse esperienze interdisciplinari e a portare servizi di alta specialità alle Comunità più lontane.”

 redazione

 Nasce il Tavolo regionale della Telemedicina, promosso dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, e presentato stamane a Cagliari nel corso del convegno “Telemedicina per la sostenibilità dei programmi regionali e di governo assistenziale”, organizzato da Sardegna.it.

 COMPITI. “Abbiamo tante intelligenze che non devono operare nell’ottica del silos, ma occorre che lavorino in modo integrato” ha detto Arru nel suo intervento. “A Sardegna.it, che fa parte del Tavolo, chiediamo di aiutarci a creare comunità, a mettere insieme esperienze. La telemedicina non può e non deve sostituire la relazione frontale medico-territorio, presuppone sempre il consenso informato del paziente, ma ci può aiutare a mettere insieme diverse esperienze interdisciplinari e a portare servizi di alta specialità alle Comunità più lontane”.

 FORMAZIONE. L’assessore ha ricordato l’accordo con Federfarma per l’attivazione di servizi rivolti al cittadino/paziente e che aiutano ad avvicinarsi al sistema sanitario in maniera appropriata.

“L’ICT – ha concluso Arru – ha una potenza straordinaria nella formazione dei professionisti, perché consente di tradurre rapidamente la conoscenza in pratica, quindi di avere risposte complesse in tempi rapidi”.

 

 

 

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