Accordo tra Questura e Regione per  la mediazione linguistica e culturale destinata ai migranti

Viene stabilita la presenza di figure qualificate inserite nella struttura organizzativa che svolge l’attività di prima assistenza e alle quali fa esplicito riferimento il Piano regionale per i flussi migratori non programmati approvato dalla Giunta

 redazione

La Regione e la Questura di Cagliari hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa per la gestione coordinata dei servizi di mediazione linguistica e culturale in occasione dell’arrivo dei migranti in porto. Viene stabilita la presenza di figure qualificate inserite nella struttura organizzativa che svolge l’attività di prima assistenza e alle quali fa esplicito riferimento il Piano regionale per i flussi migratori non programmati approvato dalla Giunta. Più volte, in occasione degli sbarchi, si è manifestata l’esigenza di dare sistematicità al servizio di mediazione linguistico-culturale.

Il Protocollo, sottoscritto dal presidente Francesco Pigliaru e dal questore Pierluigi D’Angelo, parte dal presupposto che i flussi non programmati dei richiedenti protezione internazionale vadano considerati non più come un’emergenza ma come movimenti strutturali che richiedono un impegno istituzionale e della società civile a tutti i livelli.

Nel documento viene stabilito che la Questura, attraverso la consultazione degli elenchi elaborati dalla Regione e previamente comunicati, convoca i mediatori linguistici e culturali che, di volta in volta sulla base di specifiche necessità, siano in possesso delle necessarie conoscenze linguistiche e, preferibilmente, di precedenti esperienze nelle attività di gestione degli sbarchi.

I mediatori, al momento dello sbarco in porto, svolgono un ruolo essenziale nella fase dell’informazione e dell’orientamento. Devono infatti assicurare ai migranti idoneo supporto sui !oro diritti e doveri, con particolare riguardo al diritto di chiedere la protezione internazionale, all’identificazione e accertamento dell’età, allo screening sanitario, all’individuazione di persone vulnerabili quali minori non accompagnati, vittime di tratta, migranti a rischio sfruttamento.

Nei prossimi giorni la Regione, che per il servizio di mediazione mette a disposizione le risorse necessarie, sottoscriverà altri due protocolli d’Intesa con le Prefetture per rafforzare il sistema dell’accoglienza diffusa e per dare ulteriore impulso alle attività di volontariato sociale rivolte ai migranti già previste da un bando promosso dalla Giunta guidata da Francesco Pigliaru.

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