Accorpamento ematologia, Tocco (FI): sanità a pezzi nell’area vasta

 

“Accorpamento dei reparti, posti letto dimezzati, carenza di strutture e personale. È tangibile il senso di incertezza che aleggia sul futuro della sanità cagliaritana e regionale”. Lo afferma Edoardo Tocco  (FI) vice presidente della commissione salute in Consiglio Regionale.

di Antonio Tore 

L’accorpamento tra il reparto di ematologia e CTMO del Binaghi e quello dell’Oncologico è l’ultimo di una lunga serie, e come gli altri, si è consumato con una sforbiciata dei posti letto.

La denuncia è arrivata da Edoardo Tocco (FI) – vice presidente della commissione salute – che mette l’accento sui gravi disservizi che si rifletteranno sui cittadini e sugli operatori sanitari: “Sono state effettuate delle scelte – spiega il rappresentante degli azzurri – che in questo caso denotano una mancanza di attenzione da parte della Regione, sulle necessità di cura dei pazienti affetti da malattie ematologiche. Malattie che necessitano di interventi salvavita, che mal si combinano con il risparmio. Quello che si vede è un riordino amministrativo – con un taglio delle prestazioni lineare ed un depotenziamento dei complessi sanitari – che farà ricadere sui medici, infermieri e operatori socio sanitari, come già sta succedendo in tutti i reparti di tutti i presidi della Sardegna, le colpe dovute ai problemi organizzativi, alla mancanza di posti letto, ai problemi nella presa in carico e nella cura dei malati”

“I pazienti – aggiunge Tocco – e i loro familiari, non indugiano ad esternare il loro malcontento per aver vissuto sulla loro pelle o quella dei loro cari, situazioni in cui con un organico e un numero di posti letto adeguato si sarebbe potuta fornire una presa in carico più rapida ed efficace”.

A queste criticità si aggiungono la chiusura degli ambulatori al Binaghi, che dovrebbero essere stati trasferiti all’Ospedale Oncologico: “Non vorremmo – conclude Tocco – che questi accorpamenti con questo ulteriore taglio ai servizi della sanità nell’area vasta, con pazienti privati dell’assistenza necessaria alle loro problematiche sia l’unico mezzo con cui la Regione pensa di poter risparmiare, dimenticandosi che i cittadini sardi, soprattutto ma non solo quelli affetti da patologie gravi, stanno indebitandosi per effettuare i cosiddetti viaggi della speranza, con in questi ultimi anni un costante aumento dei ricoveri extraregione, che poi vanno ad aumentare il deficit sanitario regionale. Inoltre, riportando alla miopia gestionale fatta di tagli, abbiamo riscontrato che in tutti i presidi ospedalieri si sta assistendo ad un aumento incredibile di accessi al pronto soccorso senza che ci sia il personale numericamente necessario per fronteggiare questa situazione, con gravi disagi per l’utenza”.

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