Burgos: presentato il nuovo Radar Meteo  di Monte Rasu

La Sardegna ha da oggi un radar meteorologico di ultima generazione, la più avanzata in Italia, e di grande importanza per il monitoraggio in caso di rischio idraulico o idrogeologico per precipitazioni intense.

 di Sergio Atzeni

Il Sistema regionale di Protezione civile si è dotato di uno strumento allavanguardia che segna, dopo ventanni, il passaggio alla nuova tecnologia. La Sardegna ha da oggi un radar meteorologico di ultima generazione, la più avanzata in Italia, e di grande importanza per il monitoraggio in caso di rischio idraulico o idrogeologico per precipitazioni intense. Lha detto questa mattina lassessora della Difesa dellAmbiente della Regione Sardegna, Donatella Spano, in occasione della presentazione, a Foresta Burgos, del nuovo radar di Monte Rasu, realizzato da Arpa Sardegna, Dipartimento Meteoclimatico.

 Lapparecchio rappresenta la tecnologia più avanzata in Italia ed è firmata da Selex ES, azienda tedesca leader mondiale nella realizzazione di radar meteorologici, che fa parte del gruppo Leonardo Spa.  Allincontro partecipano il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli, il direttore del Dipartimento meteo di Sassari, Giuseppe Bianco, e, per il gruppo Leonardo, Lorenzo D’Ambra. Presenti inoltre il direttore della Protezione civile regionale, Graziano Nudda, e i sindaci del territorio.

 La difesa della vita umana è il nostro vero investimento ha aggiunto lassessora Spano. Passo dopo passo, in questi anni abbiamo rafforzato tutto il Sistema di protezione civile innovando senza sosta, rafforzando i legami con i sindaci, i territori e la cittadinanza, portando la cultura dellautoprotezione nelle piazze e nelle scuole anche grazie al contributo del volontariato. Lo abbiamo fatto anche cercando soluzioni innovative e ad alto contenuto tecnologico perché siamo convinti che la prevenzione sia la prima risposta per tenere al sicuro le popolazioni”.

“Il concetto di progettare e realizzare la prevenzione è fondamentale – dichiara il capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile Borrelli -, ed è frutto delle tragedie che hanno colpito il nostro Paese. Questo radar è una scelta importante per l’aumento di sicurezza dei nostri territori, che unito alla sinergia della comunità scientifica, struttura operativa fondamentale del sistema nazionale di protezione civile, è un esempio di come si possa passare dalle parole ai fatti”.

“Con il nuovo radar meteorologico dell’Arpas – ha proseguito il direttore del Dipartimento meteo Giuseppe Bianco – la Sardegna si è dotata di uno strumento altamente sofisticato che consentirà ai meteorologi in sala operativa di fornire alla Protezione civile Regionale informazioni fondamentali in occasione di eventi meteorologi avversi in corso. La gestione del radar sarà affidata ai tecnici in organico dell’Arpas che vantano, come pochi altri nel panorama italiano, un’esperienza quasi ventennale nell’utilizzo di strumenti particolarmente sofisticati. L’importanza del radar – prosegue Bianco – deve essere ricondotta all’attività di nowcasting (previsione fino a poche ore) e non all’attività previsionale usuale (da 1 a 3 giorni in avanti). Tale attività viene elaborata dal meteorologo in sala operativa  attraverso l’utilizzo dell’eco-radar (strumento fondamentale per quest’uso) e con l’ausilio di dati dei satelliti meteorologici, dei rilevatori delle fulminazioni e della rete di stazioni meteorologiche fiduciarie. È grazie alla strumentazione disponibile che è possibile collocare la Sardegna al pari delle altre pochissime regioni dotate di tecnologie così  altamente innovative a favore della Protezione civile”.

Il radar. Posto a 1260 metri sul livello del mare in territorio di Bono, il nuovo radar di monte Rasu è un investimento per circa 2 milioni di euro, strategico nella fase di monitoraggio e sorveglianza degli eventi metereologici in situazioni di crisi conclamata.
In sintesi, risulta di grande utilità per dare indicazioni, 24 ore su 24 nelle fasi di allerta, sul nowcasting (ossia, ciò che potrebbe accadere nell’
arco delle successive due-tre ore, mentre le normali previsioni meteorologiche vengono emesse ogni 24 ore). Lo strumento, basato sulle previsioni meteorologiche realizzate sulla modellistica, è parte fondamentale del sistema di allerta. Solo dopo l’aspetto previsionale possono infatti essere emanati gli avvisi di allerta meteo della Protezione civile. LArpas, attraverso il Dipartimento Meteoclimatico nellambito delle attività di Protezione civile, dopo un’attenta progettazione ha bandito una gara nel 2015 per sostituire il radar meteorologico installato nei primi anni 90 dallallora Servizio agrometeorologico regionale, poi confluito nella stessa Arpas.
Una tecnologia che ora lascia il posto al nuovo radar.

Le caratteristiche. Il nuovo radar di Monte Rasu è un radar meteorologico doppler a doppia polarizzazione in banda C, tipo  METEOR 735C DP R 10 di produzione Selex ES GmbH, società facente parte del gruppo italiano Leonardo spa (ex Finmeccanica). Dotato di un trasmettitore basato su magnetron della potenza di picco di 400 KW e di un’antenna del diametro di 4,2 m, consente di individuare, quantificare e monitorare i sistemi nuvolosi capaci di generare precipitazioni sul territorio sino a una distanza massima di quasi 500 km dal sito di Monte Rasu. Si tratta di un prodotto di serie che costituisce naturale evoluzione della serie 635, su cui è basata l’intera rete radar nazionale del Dipartimento della Protezione Civile. Il software meteorologico di gestione del radar è il Rainbow5®, sviluppato dalla stessa Selex ES GmbH e riconosciuto internazionalmente come uno dei migliori software meteorologici disponibili sul mercato. Le immagini del nuovo radar meteorologico, oltre a essere rese disponibili sul portale del Dipartimento Meteoclimatico, parteciperanno al mosaico radar nazionale della Protezione civile. In particolare i dati del nuovo radar meteorologico di Monte Rasu, mosaicati con quelli del radar meteorologico della Protezione Civile di Monte Armidda e del radar meteorologico dellAeronautica Militare di Capo Caccia, contribuiranno a produrre un composito radar a scala regionale in grado di monitorare costantemente e capillarmente le precipitazioni su tutto il territorio della Regione Sardegna.

 La rete. Il nuovo strumento rafforza lefficienza della rete tra i radar della Sardegna, della Corsica e della Toscana, nata nel 2016 dallaccordo sottoscritto per costruire il “Composito radarmeteorologico transfrontaliero Italia-Francia Marittimo (la Mosaïque in francese). Scopo del progetto è mettere a sistema la potenza degli strumenti di monitoraggio delle avversità meteorologiche attivi a cavallo della frontiera marittima italo-francese. Del “Composito fanno parte sei postazioni di misura della precipitazione intensa: 3 sono operative in Sardegna, a Monte Armidda (della Protezione civile nazionale), a Monte Rasu (dellArpa), a Capo Caccia (dellAeronautica militare); 2 in Corsica, ad Aleria e ad Ajaccio (in costruzione) mentre in Toscana è operativa la postazione di Cima di Monte, sullIsola dElba, del Consorzio LaMMA (Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile, consorzio pubblico tra la Regione Toscana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche).

 

 

 

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