Moria di pesci lungo il Flumendosa

Tocco (FI): “la Regione intervenga per salvare il compendio fluviale ed il settore ittico”

di Antonio Tore

 

Una moria di pesci lungo il Flumendosa ha nuovamente colpito il tratto del corso d’acqua che si allunga nel Sarrabus Gerrei.

Le segnalazioni sono arrivate da parte dei pescatori del territorio, da sempre in prima linea per difendere il sistema ecofluviale.

Un allarme che è stato rilanciato dal consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), con il richiamo ad un intervento urgente degli assessori all’agricoltura e all’ambiente: “Perché – spiega il rappresentante degli azzurri – con la lenta agonia delle specie ittiche (dai muggini alle anguille sino ai cefali), sono a forte rischio le cooperative di pescatori del territorio. Non solo. Si evidenziano disagi anche per il settore agrozootecnico, con i pastori che si trovano costretti a portare in altri siti i capi ovini per abbeverarsi”.

Un fenomeno che è stato denunciato anche dai consiglieri comunali di San Vito Gianfranco Mattana e Stefano Galdi.

“Molti pesci nell’area fluviale del Flumendosa – spiegano – stavano boccheggiando in superficie mentre altri galleggiavano già morti. E’ una situazione che rileva la necessità di un piano d’emergenza per salvare il corso d’acqua”.

La causa della moria sarebbe dovuta ad anossia, provocata dall’abbassamento del livello dell’acqua dovuto alla prolungata siccità e all’innalzamento della temperatura.

L’invocazione dell’esponente dei forzisti nel palazzo di via Roma è secca: “Chiediamo alla Regione – conclude Tocco – una modifica all’assetto di distribuzione delle acque nel compendio fluviale, per non assistere a questi fenomeni. Sarebbe poi necessario un sostegno economico alle cooperative dei pescatori private delle risorse ittiche del fiume”.

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