Rubrica – Benessere e Bellezza – “Massaggio, contatto e comunicazione”

di Rossana Sulis

 

La scorsa settimana abbiamo promesso di affrontare il tema della cura del viso (…non solo) al termine della stagione estiva. Tuttavia abbiamo ancora davanti a noi un intero mese di piena estate ed allora dedichiamo il tema di oggi al massaggio sia del viso che del corpo.

In particolare parleremo del massaggio, non tanto finalizzato a risolvere questo o quel particolare problema estetico, ma al massaggio in senso più ampio e globale e al suo valore simbolico.

La tecnica del massaggio affonda le sue origini nella notte dei tempi e esistono metodiche differenti in tutte le culture e tradizioni. Abbiamo così il massaggio del piede, il massaggio Thai, quello Shiatsu, quello Ayurvedico, o massaggio drenante o relax, il Rolfing, massaggio fisioterapico.

Insomma l’elenco è lungo ed è stato usato per applicare oli e unguenti, a fini terapeutici e favorire il recupero della salute o per dare “semplicemente” benessere, pace e tranquillità alla mente e quindi al corpo.

Qualunque sia la metodica di massaggio che si voglia considerare, il focus è il contatto che avviene tra la superficie della mano dell’operatore/trice e la cute del soggetto che si sottopone al massaggio.

Questo contatto è l’essenza del massaggio e la sua magia.

Il contatto è una forma di comunicazione, comunicazione molto profonda e intensa, la comunicazione non verbale per eccellenza! Attraverso il contatto avviene una vera e propria trasmissione neuronale.

La pelle, ricchissima di terminazione nervose, ha origine dallo stesso foglietto embrionale da cui ha origine il sistema nervoso. Questo aiuta a comprendere appieno quanto sia intensa e profonda la comunicazione silente che ha luogo durante una seduta di massaggio. Ovviamente non stiamo parlando di quelle metodiche che, per raggiungere un risultato, ricorrono a manovre eccessivamente forti, causando anche dei piccoli traumi.

Sintonizzare il ritmo del respiro tra chi lo esegue e chi lo “subisce” sarà determinante per creare questa armonia di manovre, creando vero benessere e relax. La cosa straordinaria, quando il massaggio è eseguito con questa sincronicità del ritmo respiratorio, il giovamento che ne segue, non sarà solo per il paziente o cliente, ma ne trarrà grande beneficio anche chi lo esegue. Infatti non sentirà stanchezza o fatica ma godrà dello stesso benessere, con una sensazione di rinnovata energia.

Naturalmente, quando parliamo di massaggio, non intendiamo riferirci solo a quello del corpo, ma anche a quello del viso o del piede e così via. Questo perché vogliamo sottolineare quella che è l’essenza del massaggio: la comunicazione e il contatto.

Concludiamo questo articolo, condividendo alcune riflessioni nate dell’esperienza vissuta eseguendo il massaggio su alcune donne con problemi di Alzheimer. Si è osservato, empiricamente, che le donne sottoposte al trattamento, inizialmente molto nervose, se non addirittura arrabbiate, via via che venivano massaggiate iniziavano a rilassarsi, a sorridere e, in alcuni casi, anche a ringraziare.

E’ stata una grande emozione ed un grande dono essere parte di questa esperienza. Quasi che attraverso il contatto riprendessero contatto con la realtà fisica e tornassero in sè.

Commenta!