Rimossi 12 ordigni esplosivi al largo di Sorso

Marina Militare: i palombari del nucleo SDAI di La Maddalena hanno rimosso 12 ordigni esplosivi rinvenuti nel mare di fronte al Comune di Sorso (SS)

di Antonio Tore

 Dal 12 al 16 febbraio 2018 i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare, distaccati presso il Nucleo S.D.A.I. di La Maddalena (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi), hanno condotto un intervento in località Tonnara nel comune di Sorso (SS) teso  a rimuovere pericolosi ordigni esplosivi rinvenuti a 25 metri di profondità.

Durante un’immersione sportiva condotta da un giovane del comune di Sorso, sono stati rinvenuti dei manufatti la cui forma era riconducibile a quella di un grosso proiettile e, correttamente, ne è stata data notizia alla Capitaneria di Porto di Porto Torres che, dopo avere interdetto al transito la zona, ha informato del pericolo la Prefettura di Sassari che ha disposto e coordinato l’intervento di bonifica d’urgenza del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina Militare.

Le operazioni per la ricerca e neutralizzazione degli ordigni esplosivi nascondono sempre molti pericoli e non è mai facile intervenire anche in condizioni di visibilità subacquea ottimali, come spesso capita in Sardegna.” ha dichiarato il Comandante del Nucleo S.D.A.I., STV Gianfranco Tommasi, “L’inverno rende tutto più complesso, il vento di maestrale ed il conseguente mare agitato hanno reso le operazioni subacquee molto più articolate ed impegnative. Tuttavia siamo riusciti ad individuare e rimuovere 12 proiettili da medio calibro (2 da 105 mm e 10 da 75 mm) risalenti alla seconda guerra mondiale che abbiamo successivamente distrutto in alto mare in un’area individuata dall’Autorità Marittima, secondo le consolidate tecniche tese a preservare l’ecosistema marino”.

Questo intervento rappresenta una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, come ribadito dal Decreto del Ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione.

Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e distrutto un totale di 22.000ordigni esplosivi residuati bellici, mentre dal 1 gennaio 2018 ne hanno già neutralizzati 916 dai mari, fiumi e laghi italiani, senza contare le migliaia di proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm anch’essi rimossi e distrutti.

Con una storia di 169 anni alle spalle, i Palombari rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività.

Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo Scuole di Comsubin che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze. 

 

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