Rubrica: “La Sardegna dei Comuni” – Nuraminis

Ogni settimana raccontiamo la storia di un  paese della Sardegna per far conoscere le sue particolarità, le sue bellezze  geografiche e la sua comunità

di Antonio Tore

Nuraminis è un centro a prevalente vocazione agricola sito nella  provincia Sud Sardegna, il suo nome è menzionato per la prima volta in un documento che attesta la presenza del suo parroco di allora a Cagliari in occasione della consacrazione della Chiesa di San Saturnino, avvenuta il 1° Aprile 1141.

In un documento del 1341, compare il toponimo “de Noramine calaritane diocesis” che risulterebbe, quindi,  composto con l’elemento sardo di origine preromana “nur” quindi “nurra”, ovvero “voragine, screpolamento del terreno, burrone a forma di pozzo, cumulo”. Il centro abitato di Nuraminis, distante meno di 30 km dal capoluogo, è situato in prossimità del tracciato della Carlo Felice (SS 131) che al tempo dei Romani costituiva la via normale di penetrazione verso il Nord dell’isola e confina con i paesi di Monastir, Samatzai, Serramanna, Serrenti, Ussana e Villasor. Attualmente il paese conta circa 2.500 abitanti.

Il territorio è pianeggiante e ricco di numerosi beni culturali, ambientali ed archeologici. Nel centro urbano è possibile visitare la Chiesa parrocchiale di San Pietro, costruita in forme gotico-catalane in cui è possibile ammirare alcuni altari pregiati, le raffinate nicchie ed alcuni frammenti marmorei di età bizantina. Nelle vicinanze della chiesa, si trovano cupole laviche, fossili e l’imponente cuesta calcarea che rende ancora più suggestiva questa terra abitata fin dall’età nuragica.

Il territorio comunale di Nuraminis mostra una forte antropizzazione, tipica di questa zona geografica del campidano, a partire dal neolitico fino all’alto medioevo-età bizantina, testimoniata da ritrovamenti di frammenti ceramici, litici, numismatici e da strutture murarie. In realtà il territorio di Nuraminis conosce la presenza umana da tempi ben più remoti, come testimoniano i numerosi siti nuragici, ancora osservabili nelle campagne intorno al paese. Tra questi degna di nota è il complesso nuragico di S. Maria (comprendente un pozzo sacro), sita a valle del rilievo calcareo di “Sa Kòrona”, zona attorniata da quattro nuraghi.

Sulla sommità è visibile anche il basamento di una grossa torre nuragica, alta probabilmente dai 5 ai 7 metri e databile intorno al 1400-1500 a.C. Al lato opposto della stessa barriera calcarea, sono visibili i resti del sito denominato “Serra Kannigas”.  Assieme a tali fortezze, i nuraghi, siti sulle sommità di “Monti Lonaxi”  e di “Su Padru” (1500-1400 a.C.) completano il sistema difensivo della stazione. Le notizie su questi lunghi periodi sono tuttavia molto scarse e non è possibile ricostruire nel dettaglio la storia abitativa delle popolazioni allora stanziate nell’attuale territorio nuraminese. Più numerose e qualitativamente rilevanti sono invece le tracce lasciate dalla successiva dominazione bizantina (VI-IX secolo d.C.).

Un indizio è fornito innanzitutto dalla dominazione di Villagreca, paese di circa 400 abitanti che dal 1868 è divenuto frazione di Nuraminis. Il nome “Villagreca” è un chiaro riferimento all’origine bizantina del villaggio. Ancora più rappresentative del periodo sono le due tessere marmoree incastonate nel campanile della chiesa parrocchiale di S. Pietro e Paolo, che presentano inedite iscrizioni greche e diverse decorazioni che, in linea col gusto bizantino, raffigurano animali di matrice biblica e mitologica.

Nel territorio di Nuraminis è inoltre presene una chiesetta campestre dedicata a San Lussorio risalente al XVIII secolo. La sua attuale struttura sembrerebbe essere sorta su un’altra costruzione del XII secolo, voluta dai monaci Vittorini che, a loro volta, l’avrebbero realizzata su una preesistente chiesa paleocristiana. Culturalmente vivace, Nuraminis si è dotata recentemente di una propria Università della Terza età, dove saranno insegnate diverse materie: lingua araba, archeologia, botanica, diritto, disegno, geografia generale, inglese e  informatica di base.

L’Università di Nuraminis avrà anche un’offerta formativa fatta di conferenze, presentazioni di libri attività sociali e gastronomiche.   Il viaggio, in quella che appare una proposta culturale stimolante per i cittadini, ha preso avvio il 26 maggio al Montegranatico di Nuraminis, sede staccata dell’Università Trexentese della Terza Età.

I corsi saranno gratuiti e presuppongono l’iscrizione all’Università tramite l’Associazione Università della Terza età di Suelli.

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